Vigilia di elezioni regionali e nazionali e il Movimento 5 Stelle spara su tutto e tutti, specie quando si torna a toccare il tasto relativo al faraonico Ponte sullo Stretto. Il candidato alla presidenza della Regione dei grillini, Nuccio Di Paola, non le manda a dire e spara a tappeto ai partiti di destra e sinistra, definiti bugiardi per le solite promesse mai mantenute.
Ricette “miracolose”
“É la fiera delle balle, con i partiti in gara a chi la spara più grossa a livello regionale e nazionale – attacca Di Paola -. Al nazionale, poi, è un florilegio di promesse impossibili che, se dovessero essere realizzate solo in minima parte, manderebbero presto in bancarotta il Paese. In Sicilia, destra e sinistra, hanno tutti le miracolose ricette per fare quello che non hanno mai fatto quando erano al governo. Dicano ai siciliani perché non hanno fatto nulla per i rifiuti, per il lavoro, per le liste d’attesa in sanità, per le strade, per il turismo”.
E sul Ponte…
“Schifani dice che il ponte si farà? Peccato che Berlusconi ne parli dal 1994 e il suo governo assicurava che nel 2011 sarebbe stato aperto al traffico – rincara la dose Di Paola -. Evidentemente credono che i cittadini abbiano l’anello al naso, ma si sbagliano e se ne accorgeranno all’apertura delle urne. Noi agli elettori diciamo solo una cosa. Siamo l’unica forza politica che ha realizzato l’80 per cento del proprio programma elettorale”.
“Di Paola persona seria”
Recentemente il leader nazionale del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è stato in tour in Sicilia proprio affiancato da Di Paola e non poteva essere altrimenti. E’ stato lui sponsor numero uno del candidato siciliano: “Noi alla presidenza della Regione – ha detto l’ex premier – abbiamo candidato Nuccio Di Paola, che è una persona seria, ha dimostrato all’opposizione di volere bene a tutta la Sicilia. Contano i simboli, conta la realtà delle cose, conta la necessità di dare un segnale forte. Se vogliamo dare un futuro alla Sicilia questo non può non passare da una chiara scelta di campo in termini di legalità, lotta alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose e a tutte le forme di collusione. Nel centrodestra – ha osservato Conte – ci sono tre forze politiche che litigano su tutto. Quando poi c’è la prossimità delle elezioni riescono a mascherare queste divisioni. La loro è una finta unità che nasconde tantissime divisioni”.
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