Le elezioni comunali che daranno un nuovo sindaco a Palermo si avvicinano. Ad un mese dalla consultazione elettorale si entra nell’ultima fase della campagna che sta coinvolgendo circa un migliaio di candidati tra chi si propone per la poltrona più elevata di Palazzo delle Aquile, i 40 consiglieri e tutti i rappresentanti e presidenti delle circoscrizioni comunali.

Palermo questa mattina si è svegliata quindi con pochi manifesti sui muri, sugli impianti comunale e sui grandi impianti offerti dalle principali concessionarie dell’outdoor. Nel corso dell’ultimo mese e fino al silenzio elettorale i candidati potranno proporre pertanto la propria immagine soltanto sui canali digitali.

Le elezioni sporcano la città

Ma la fase elettorale che dovrebbe rinnovare (e ringiovanire anche con un senso civico più elevato) il consiglio e la giunta comunale, produce sporcizia e, si prevede, lo farà ulteriormente nelle prossime settimane. Niente più manifesti in affissione ma cartacce e volantini ( i santini) come da pessime abitudini dei candidati e dei loro sostenitori, gettati inesorabilmente per strada, in ogni angolo, dal centro città a tutte le periferie. Questo è accaduto in passate tornate elettorali. Questo si prevede mestamente che accada nelle prossime settimane.

I primi segnali del degrado elettorale

I primi segnali di questa assenza di senso civico da parte dei candidati e dei loro sostenitori sono apparsi già questa mattina nella centralissima via libertà proprio in prossimità dei tabelloni comunali destinati alle affissioni di annunci elettorali. Sporcizia per terra, spezzoni di manifesti divelti, i primi segnali di un degrado che ci auguriamo di non ritrovare nei prossimi giorni sulle nostre strade unitamente ai volantini in surplus.

Pessimo segnale per la città e per il prossimo consiglio comunale

Se è vero peraltro che la sporcizia della città identifica la sporcizia della sua classe dirigente, l’auspicio che noi tutti ci diamo è che queste condotte del passato da parte di chi è impegnato in campagna elettorale vengano risolte e non siano più presenti sulle nostre strade. Le condizioni generali della città sono già quello che sono e sono evidenti. Partecipare ad una competizione elettorale in cui i candidati dovessero mostrare sin da subito la loro immaturità e scarsa coscienza civica, sarebbe un colpo ferale al desiderio di cambiamento ( in meglio) che larga parte dei palermitani sembrano mostrare in questa fase con l’interesse sui contenuti politici e la partecipazione a manifestazioni ed eventi promosse da un po tutti i candidati.