Il Sunia Palermo, il sindacato unitario Inquilini e Assegnatari, commenta la notizia inerente l’approvazione, da parte del consiglio comunale, su proposta del Comune di Palermo, di modifiche al regolamento per gli interventi abitativi.
Scrive il sindacato in una nota: “Riteniamo che questa approvazione segni un passaggio importante nell’approccio al tema del disagio sociale ed abitativo, ma segna uno strappo alle più elementari regole di dialogo, confronto e rispetto delle funzioni e del ruolo che hanno le organizzazioni del terzo settore, ed i sindacati della casa che non sono stati coinvolti nel confronto prima della suddetta approvazione.
Nel merito, riteniamo che il tema del disagio abitativo debba essere trattato complessivamente e nelle svariate sfaccettature, a partire dal censimento del patrimonio pubblico, disponibile e non, delle esigenze abitative diffuse in città, e mettere insieme le varie risorse economiche disponibili e possibili.
Tuttavia, – conclude la nota – l’accorpamento degli alloggi ERP, a quelli confiscati alla Mafia, rischia di compromettere la possibilità di avere un alloggio, a chi soffre una particolare difficoltà economica e sociale e a chi vive una particolare disagio, ormai cronicizzato nella città, dal momento che le graduatorie per gli alloggi popolari non state aggiornati dal 2003, e considerando il numero esiguo di case disponibili od assegnate negli ultimi anni”.
Il Comune di Palermo ieri ha reso noto che “Grazie alla modifica approvata del Regolamento, gli immobili confiscati alla mafia, utilizzabili come abitazione, vengono equiparati agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Con il nuovo regolamento si crea, così, un unico bacino di beni immobili che possono essere destinati a famiglie che hanno necessità abitative. E in questo modo, ferma restando la validità della vecchia graduatoria ERP del 2003, basata sui parametri fissati dalla legge regionale, sarà più facile l’assegnazione di alloggi a famiglie che attualmente sono in situazione di disagio, tenuto conto infatti che la graduatoria dell’emergenza abitativa è invece aggiornata semestralmente e, quindi, più rispondente alla situazione attuale.
Da ora in poi, dunque, si procederà sempre con l’assegnazione di alloggi ERP o di immobili confiscati alla mafia, scegliendo in modo alternato fra le diverse graduatorie e rispettando la priorità già fissata per le famiglie al cui interno sono presenti persone con disabilità.
Anche se l’assegnazione al Comune di nuovi alloggi ERP da parte dello IACP è sostanzialmente ferma da alcuni anni (alcune decine di immobili sono attualmente in costruzione nel centro storico), si registra comunque una disponibilità di 100-150 appartamenti l’anno, dovuta a perdita dei requisiti o decesso dei precedenti assegnatari. Con il nuovo regolamento, una parte di questi alloggi potrà essere destinata a famiglie in emergenza abitativa”.
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