Sulla vicenda emergenza casa e sulle polemiche sollevatisi dopo le dichiarazioni del segretario del Sunia Zaher Darwish arriva secca la replica dell’assessore alle Attività Sociali del Comune Agnese Ciulla.

“Un sindacato dovrebbe conoscere le leggi per poter assistere e difendere i propri iscritti  – sottolinea l’assessore -. Nel caso del Sunia di Palermo non le conosce o più probabilmente fa finta di non conoscerle e preferisce, invece di cercare soluzioni ai problemi, organizzare conferenze stampa a base di falsità e propaganda”.

“Quelle di cui si è parlato oggi relativamente all’integrazione affitto, infatti non sono somme ‘non spese dal Comune’ ma somme ‘non incassate dai beneficiari’, cosa profondamente diversa – prosegue l’assessore -. Quello delle somme non riscosse dai beneficiari di interventi sociali è un tema già più volte all’attenzione dell’amministrazione, anche per altre tipologie e per somme cospicue su cui siamo già intervenuti (si veda https://www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=1&id=10442). Quanto alla Regione, come già avvenuto per altri casi, sembra voler scaricare altrove le proprie responsabilità. Il Comune ha infatti più volte chiesto come procedere alla restituzione delle somme non riscosse dai beneficiari del contributo, ricevendo (vedi lettera allegata) la risposta che la Regione avrebbe proceduto autonomamente al recupero automatico, cosa che non ha fatto da oltre un anno. Anche questo il Sunia non lo sa o fa finta di non saperlo. Per tornare infine appunto al Sunia, sarebbe opportuno che piuttosto di occuparsi della pagliuzza (il ritardato pagamento di un contributo che oggi ammonta a poche centinaia se non poche decine di euro annui a famiglia) si occupasse della trave e cioè il fatto che Stato e Regione negli anni hanno sempre più tagliato questi fondi – conclude l’assessore Ciulla -., cui il Comune di Palermo ha risposto con propri stanziamenti di bilancio destinati proprio al dosaggio alloggiativo”.