“Nell’agenda politica dei nuovi amministratori locali e quindi nei programmi elettorali dei candidati non può mancare il tema dell’abitare, che è uno degli ambiti in cui meglio si declina il buon vivere di una collettività e il benessere di un territorio”. Lo sostiene il segretario generale del Sunia siciliano (sindacato degli inquilini), Giusy Milazzo, in una lettera aperta ai candidati sindaci alle prossime elezioni che vedranno in Sicilia il rinnovo di 29 amministrazioni comunali.

“La nostra regione – scrive Milazzo – vive una fase delicata in cui l’impoverimento della cittadinanza, la mancanza di lavoro e l’esiguità dei fondi disponibili nei bilanci comunali rende arduo il lavoro dei Sindaci e dei Consigli Comunali. Proprio per questo nell’amministrazione di un Ente locale occorrerà individuare priorità che tengano conto sia del disagio sociale ed economico della popolazione sia della necessità del buon uso delle risorse disponibili per ingenerare fiducia e occasioni di sviluppo”.

Il segretario del Sunia rileva che “la sottovalutazione delle tematiche abitative inasprisce da un canto un problema sociale ormai gravissimo, fotografato dai dati sugli sfratti che in Sicilia si attestano a 10.000 eventi annuali e dall’altro perpetua un’economia dello spreco. Al contrario un’attenta politica dell’abitare può innescare un importante circolo virtuoso che può incidere sul benessere della comunità e sulla qualità del vivere in un territorio risanato”. Milazzo sottolinea la necessità di sostegno alle famiglie che attraversano una fase difficile e delicata, sfrattate per morosità incolpevole, proprio a causa della crisi economica e occupazionale. Di politiche fiscali adeguate che possano incentivare la scelta di rendere disponibile un patrimonio abitativo privato per l’affitto a canoni concordati e sostenibili. Ma anche “l’esigenza di “una politica urbanistica adeguata che sappia coniugare l’interesse per il territorio con quello sociale con l’ambizione di sconfiggere l’economia dello spreco per una piena riutilizzazione del patrimonio pubblico e privato per fini abitativi e sociali attraverso processi di riqualificazione adeguati”.