Soffre l’economia di Palermo a tempo di coronavirus. La psicosi sta investendo la maggior parte dei settori produttivi della città, come sta accadendo del resto, in ogni parte d’Italia. Ora sono diverse le associazioni dei consumatori e i gruppi organizzati di cittadini a chiedere all’amministrazione pubblica uno sforzo per mettere in atto provvedimenti che possano quanto meno contenere l’onda lunga dell’emergenza coronavirus. C’è anche chi chiede lo stop al pagamento di tasse e tributi.

“Attenersi al decreto ministeriale coronavirus” sembra essere la parola d’ordine al momento in una Palermo che soffre non solo a causa dell’allerta coronavirus ma che deve fare i conti con alcune scelte della giunta palermitana, tra cui la ztl in versione notturna, giudicata una “mazzata” da numerose associazioni di categoria. Ultima in ordine cronologico è stata la nota di Assoimpresa che si dice pronta alla mobilitazione e alla convocazione di assemblee pubbliche. 

Sulla questione Loredana Novelli, presidente di “Siciliae Mundi”, lancia una proposta: “Il comune di Palermo sacrifichi le proprie tasche a tutela dei cittadini, bloccando bollette, tasse e partecipate almeno per sei mesi”. Per Novelli potrebbe essere una delle soluzioni per “riprendersi da questo uragano che sta travolgendo ancora una volta la nostra città”.