A seguito della sospensione dei trattamenti riabilitativi in favore dei soggetti disabili, dovuta all’attuale emergenza sanitaria, l’Aias di Palermo (Associazione italiana Assistenza Spastici) ha attivato, già dall’inizio del mese di Aprile, un progetto pilota di “riabilitazione a distanza”.

La condizione di isolamento può avere delle conseguenze molto serie sul piano psicologico e relazionale che possono indurre a stati d’ansia, irritabilità, angoscia e depressione.

“Oggi più che mai i nostri assistiti – si legge in una nota di Aias – si sentono più fragili e soli e per questo hanno bisogno del nostro aiuto.
Abbiamo messo a disposizione dei nostri utenti un’intera equipe formata da medici, psicologi, assistenti sociali, neuropsicomotricisti, logopedisti, fisioterapisti e pedagogisti con l’obiettivo di garantire continuità assistenziale riabilitativa attraverso una “presa in carico a distanza” .

Grazie a una rete di supporto multimediale, – spiega ancora la nota – abbiamo creato uno spazio virtuale che
permette di proseguire, in modo diverso ma costante, l’attività riabilitativa.
Gli assistiti non si sentono più abbandonati anzi, diventano i protagonisti di tutto il contesto familiare e questo incide in modo significativo sull’autostima e sulle motivazioni che li inducono ad impegnarsi nel percorso terapeutico. Tutta la famiglia trae un beneficio sul piano relazionale e moltissimi sono i disagi latenti che stanno emergendo grazie a questi interventi.

Il progetto – conclude la nota – ad oggi ha coinvolto circa 300 disabili ma il numero cresce ogni giorno e semprepiù utenti ricevono assistenza psicologica, tutorial per esercizi a distanza e consulenze mediche intervenendo sulle funzioni motorie, cognitive, emotive e relazionali e più in generale, fornendo indicazioni e suggerimenti per migliorare la qualità delle relazioni domestiche”.

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