Appello ai deputati dell’Ars da parte di Legambiente Sicilia, Anci Sicilia, Cgil Fp Sicilia, Fit Cisl Sicilia, Uil trasporti Sicilia, Cisambiente, Wwf Sicilia, Rifiuti Zero Sicilia, Zero Waste Sicilia, Sicindustria Economia circolare. Domani, mercoledì 14 luglio, alle ore 11, presso la Sala stampa dell’Ars sarà formulato un appello sul testo oggi in discussione per quanto concerne il disegno di legge sulla riforma degli ambiti territoriali ottimali.

Sul tema è stallo al parlamento siciliano

La grave emergenza  dei rifiuti in Sicilia e lo stallo che si è creato all’Ars ha spinto le associazioni ambientaliste,  l’associazione dei sindaci siciliani, le organizzazioni degli imprenditori ed i sindacati a presentare un appello urgente ai deputati dell’Assemblea regionale Siciliana e al governo regionale sul disegno di legge sulla riforma degli ambiti territoriali ottimali in discussione in Aula e sulla necessità di adeguare la normativa esistente agli obiettivi dell’economia circolare, dettati dall’Ue e dal Parlamento nazionale.

Chi formulerà l’appello

Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia e Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia; Leoluca Orlando presidente Anci Sicilia; Dionisio Giordano, Fit Cisl Sicilia; Massimo Raso FP Cgil Sicilia; Manuela Leone, Presidente Rifiuti Zero Sicilia; Gero La Rocca, Sicindustria Economia circolare.

Sui rifiuti eterna contrapposizione

Quando si tocca il dolente tasto dei rifiuti in Sicilia è sempre polemica. Basti pensare all’ondata di polemiche  sollevate nell’aprile scorso  dalle opposizioni al governo Musumeci. M5S, Pd e Cento Passi organizzarono una conferenza stampa per discutere dell’allora bozza della legge di riforma considerata piena di elementi di criticità: divisione degli ambiti su base provinciale, violazione del principio di prossimità, disciplina sul personale pericolosa. Quali soluzioni? La proposta che veniva evidenziata era quella di un correttivo della L.r. 9/2010, che non stravolga la sua struttura. Tra i principali correttivi auspicabili: una accelerazione delle gare per la realizzazione degli impianti, procedure più snelle per la chiusura delle ingenti passività accumulate dalle società e consorzi d’ambito in vista della loro liquidazione.

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