La discarica di Bellolampo sarà messa a disposizione dei comuni della provincia per contrastare l’emergenza rifiuti solo se la Regione si impegnerà, con carta scritta, a consegnare in tempi brevi la settima vasca. E’ questo in sintesi l’accordo raggiunto ieri alla conferenza di servizi al dipartimento regionale acque e rifiuti tra Comune  di Palermo, Rap, Regione e comuni della provincia Palermitana rimasti senza una discarica da un paio di settimane dove poter conferire.

L’accordo

In buona sostanza il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha voluto delle garanzie per evitare che Bellolampo si saturi presto in caso di autorizzazione ai comuni della provincia al conferimento. La Regione metterà nero su bianco l’impegno a consegnare la settima vasca del sito Palermitano entro il 14 gennaio. A quel punto, con l’impegno scritto, Lagalla emetterà ordinanza per autorizzare il conferimento. Si attendono all’incirca 59 tonnellate al giorno di indifferenziato dai comuni da autorizzare.

Schifani: “Termovalorizzatori necessari”

“Apprezzo la scelta del sindaco di Palermo di mettere a disposizione, a determinate condizioni, la discarica di Bellolampo ai Comuni della provincia per il conferimento dei rifiuti – ha commentato il presidente della Regione Renato Schifani -. La Regione farà la sua parte nell’immediato, ma è evidente che non si può continuare ad andare avanti di emergenza in emergenza: la scelta strategica di realizzare i termovalorizzatori è ineluttabile per permettere alla Sicilia di risolvere il problema rifiuti in via definitiva. Bisogna lavorare con velocità su questo fronte”.

I sindaci soddisfatti a metà

I sindaci speravano di poter contare su un’autorizzazione sino a marzo 2023. E invece l’ordinanza sarà emanata con autorizzazione sino a gennaio. Dopodichè se effettivamente questa settimana vasca sarà stata consegnata e diventerà operativa allora si potrà prolungare sino a marzo. Insomma, quella di Lagalla è una fiducia a tempo.

Sindacati sul piede di guerra

I sindacati sono già sul piede di guerra evidenziando i ritardi della Regione sulla consegna della settima vasca di Bellolampo, “Manca un piano di autosufficienza impiantistica regionale” dicono le sigle sindacali che dicono “No a ulteriori abbancamenti di rifiuti a Bellolampo in assenza di chiara individuazione di chi dovrà sostenere i costi aggiuntivi”.

I “soliti” problemi

I problemi sono sorti all’incirca una quindicina di giorni fa, alcuni sindaci in realtà dicono anche prima. Dopo lo stop all’impianto di Trapani e quello dell’impianto di Siculiana l’unica soluzione prospettata è stata quella di portare la spazzatura a Bellolampo. La scorsa settimana i sindaci, tra gli altri, di Carini, Terrasini, Cinisi, Altofonte, Trappeto, Belmonte Mezzagno e Capaci hanno deciso di recarsi ancora una volta personalmente alla presidenza della Regione per chiedere una soluzione immediata vista la “grave emergenza sanitaria”.

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