“Se non fossi un uomo rispettoso delle istituzioni direi che il Ministro Galletti è già in campagna elettorale. Ma siccome sono rispettoso delle istituzioni e rispettoso del Ministro, come spero che lui voglia rispettare me, non lo dico. Penso, invece, che gli sia stato portato un parziale resoconto di ciò che ho detto. Io ho fatto quel che lo stesso Ministro ci ha consigliato con un documento ufficiale scritto e controfirmato a Roma ovvero portare i rifiuti fuori dalla Sicilia per un lasso di tempo limitato e, al tempo stesso, avviare un cronoprogramma di opere necessarie a risolvere il problema e portare il ciclo dei rifiuti alla normalità nell’arco dei prossimo mesi”.

Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci intervenendo a RadioRai alla trasmissione ‘Tra poco in edicola’ rispondendo allo stop del Ministro dell’Ambiente.

“Trovo incomprensibile e disarmante la risposta del rappresentante del governo che invece di aiutare un governo che si è insediato da 20 giorni e che sta lavorando per mettere a regime la situazione pensa di lanciare accuse sostenendo che parlo alla pancia della gente. Non è così. Io parlo alla testa e al cuore dei cittadini. Tutti dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. I sindaci nella forma associata da una parte e il governo della Regione dall’altra. La Sicilia attualmente conta solo il 12% di raccolta differenziata. Non è accettabile”.

“In Sicilia si portano ogni giorno in discarica 5 tonnellate di rifiuti mentre nelle discariche siciliane abbiamo una disponibilità di appena 2 milioni di metri cubi di capacità. Fra agosto e settembre sarà tutto esaurito e non possiamo aspettare che succeda e nel frattempo discutere e polemizzare. Bisogna agire”

“Sarebbe già sufficiente portare la differenziata dall’attuale 12-15% alla media del 40% e realizzare dieci di impianti di compostaggio per mettere a regime la situaziuone senza ricorrere, nell’immediato, alla termovalorizzazione. In città come Palermo, Catania e Messina servono radicali campagne di sensibilizzazione”.

“In Sicilia c’è un preoccupante quadro complessivo a livello organizzativo e gestionale dice la Corte dei Conti, non dobbiamo dimenticare che ci sono anche troppo spesso infiltrazioni mafiose e criminali. C’è poi un sistema di 33 carrozzoni da abrogare. Per far tutto questo ci serve del tempo”

“Servono poteri straordinatri perchè la situazione è straordinaria. Serviranno da un anno e mezzo a due anni per realizzare proprio questi impianti e nuove discariche. C’è bisogna di smaltire fuori Regione metà dei rifiuti per prolungare la vita delle discariche e avere il tempo di fare tutto questo”