L’associazione italiana contro le leucemie (Ail) chiede un incontro urgente all’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, “affinché si prenda atto a livello istituzionale che la rituale carenza di sangue in Sicilia, nel periodo estivo, non può più essere archiviata come emergenza episodica, ma come un problema cronico che si presenta ogni anno e che deve essere affrontato con largo anticipo e con le opportune soluzioni”.

“Non è più il tempo degli appelli che per altro si sono rivelati improduttivi – sostiene l’Ail -. Se nel passato le altre regioni italiane erano in grado di sopperire alla carenza di sangue in Sicilia, negli ultimi anni questo non è avvenuto. Assistiamo ad una carenza a livello nazionale di ben 40.000 unità in meno con stime di meno 4.000 in Sicilia. È quindi urgente rendere la Sicilia autonoma nella raccolta del sangue e degli emoderivati”.
“In questo momento – segnala l’associazione – all’ospedale Cervello di Palermo non si riesce a trasfondere a sufficienza quanti necessitano di sangue e siamo ancora ai primi giorni di luglio. Il rischio per tutti i pazienti è grave. Si devono assicurare le esigenze dei talassemici e delle sale operatorie, ma anche e soprattutto di tutti i casi acuti, dai sanguinanti ai leucemici, dai traumatizzati alle partorienti”.

Per l’Ail “non è in discussione la grande generosità dei palermitani, ma oggi è insufficiente rispetto al fabbisogno degli ospedali cittadini costantemente pieni di pazienti provenienti da tutta la regione, anche e soprattutto in piena estate. Sostengono gli operatori sanitari che ‘al Cervello è come stare in guerra, in una continua drammatica trincea'”.