E’ emergenza sangue in Sicilia. La Regione che ha sempre faticato ad avvicinarsi all’autosufficienza e che negli ultimi anni aveva fatto grandi passi avanti si trova, adesso, a fronteggiare anche questa emergenza.E’ uno degli effetti indiretti dell’allarme coronavirus. Improvvisamente il numero dei donatori è crollato e gli stessi donatori abituali non si presentano nei centri di raccolta per paura del contagio.

Se è vero che gli ospedali siciliani sono attrezzati a sufficienza per far fronte alle emergenze è anche vero che con l’avvicinarsi della bella stagione le richieste saliranno. Ma a soffrire di questa situazione nell’ordinario sono i Talassemici

“Una situazione di estrema emergenza quella legata agli affetti da Talassemia. A seguito di un confronto con Filippo Martino, presidente di un Coordinamento di 8 Associazioni che si occupano di talassemia e drepanocitosi, per circa 1.110 pazienti su un totale di 2.500 malati, è emerso un dato allarmante.” A parlare è Fabio Costantino, Vicepresidente della VII Circoscrizione di Palermo che conferma “A causa del Covid 19 le donazioni di sangue si sono ridotte notevolmente poichè la gente ha paura di recarsi in ospedale per donare”

“Come è stato ribadito a più riprese dalla comunità scientifica – dice Costantino – non esiste alcun pericolo per il donatore. Si tenga presente che le province dove c’è più carenza di sangue sono: Palermo, Messina, Catania e Caltanissetta. Queste zone non sono autosufficienti, al contrario di Ragusa, Trapani e Sciacca, che riescono a dare sangue alle province non autosufficienti. Essendoci carenza, però, per raggiungere la sufficienza del fabbisogno regionale, siamo costretti a comprare sangue da altre regioni come l’Emilia Romagna e la Lombardia”.

I talassemici e i drepanocitici usufruiscono, inoltre, di un vitalizio elargito con una legge regionale, la 20 del 1990, la quale è nata per consentire loro di pagare tutti quei farmaci non forniti dal servizio sanitario. A causa dei tagli preannunciati dal governo, per il 2020 ci sarà una decurtazione consistente, pari a 2milioni e 300mila euro a fronte di un fabbisogno di 8 milioni e 800 mila euro.

L’allarme Coronavirus per fare un esempio ha bloccato le donazioni di sangue a Messina. “Non vi è alcuna evidenza scientifica di trasmissione di Coronavirus attraverso la trasfusione – sottolinea Roberta Fedele, direttore del centro trasfusionale dell’azienda ospedaliera ‘Papardo’. Chi è in buona salute, tra i 18 e i 65 anni, venga a donare. Oltre le già previste misure di sospensione temporanee alla donazione di sangue è prevista la sospensione dalle donazioni per 14 giorni per chi torna dalla Cina, ha transitato nelle cosiddette ‘zone rosse’, ha contratto l’infezione da Coronavirus o è stato a contatto stretto con persone che l’hanno avuta. Ma è fondamentale continuare a donare il sangue, soprattutto a Messina, città che cronicamente soffre di questa carenza, perché il calo delle donazioni – aggiunge – può mettere a rischio numerose attività del sistema sanitario”. Domenica 8 marzo, come ogni seconda domenica di ogni mese, il centro di medicina trasfusionale, dalle 8 alle 11.30 aprirà le porte ai donatori. L’ingresso avviene direttamente dal piazzale esterno dell’ospedale (di fronte al Pronto Soccorso) ed è esclusivo per i donatori. Si può donare senza prenotazione, esibendo documento di identità e tessera sanitaria, anche tutti i giorni da lunedì a sabato dalle 8 alle 11.30 (ammessa una leggera colazione senza assunzione di latte e latticini; possibile bere acqua, thè, caffè anche zuccherato, mangiare una fetta biscottata con della marmellata) e il martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00 (ammesso pranzo leggero due ore prima della donazione con pasta semplice, bistecca arrosto, insalata, frutta). Chi non ha mai donato o chi non dona da oltre due anni, almeno tre giorni prima della donazione dovrà effettuare nel centro trasfusionale la ‘predonazione’, una visita e un prelievo di sangue preliminare di controllo per valutare l’idoneità alla donazione stessa. Al Centro Trasfusionale del Papardo viene effettuata, su prenotazione ai n. 0903992437, 0903993507, la raccolta di plasma e/o piastrine con procedura aferetica.

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