I siciliani hanno disertato il voto per eleggere i nuovi rappresentanti comunitari attraverso le elezioni europee 2024. L’Isola si è classificata diciannovesima in Italia per affluenza (dato intorno al 37%), dietro solo alla Sardegna. Fatto che ha collocato la “circoscrizione Isole” all’ultimo posto in questa speciale classifica delle macroaree italiane. Numeri di cui non c’è da andare fieri visto che votare è un diritto ma soprattutto un dovere civico. A dare un po’ di sostanza all’affluenza siciliana ci hanno pensato i 37 comuni che stanno per eleggere i nuovi sindaci. Dove si è votato anche per le amministrative, le statistiche hanno manifestato un notevole incremento di votanti in termini percentuali rispetto al resto dell’Isola.
Peggior seggio della provincia a Palermo
Ad acclarare questa tesi ci ha pensato Caltanissetta, unico capoluogo di provincia a dover eleggere il nuovo primo cittadino, con un dato vicino al 43%. Male invece Palermo. Il capoluogo si attesta ben al di sotto del 40% (38,8%, circa un punto percentuale in meno rispetto a cinque anni fa). Il peggiore comune della provincia è invece Roccapalumba, città in cui si è recato alle urne poco più del 25% degli elettori. Ma in alcune zone del capoluogo siciliano si è sfiorata praticamente l’astensione totale. La sezione con il minor numero di votanti è stata per distacco la numero 63, posta all’interno del plesso scolastico “Turrisi Colonna”, la quale ha raggiunto la poco inviadibile percentuale del 5,30% degli aventi diritto. Un numero fuori scala figlio però, secondo alcuni elettori della sezione in questione, di uno spostamento improvviso della sede del seggio, prima posta in zona Casa Professa.
Europee 2024, numeri bassi nei quartieri popolari
In generale però, nei quartieri popolari del capoluogo siciliano si è votato davvero poco. Difficile trovare una sezione che superi il 30%. C’è chi però ha fatto peggio rispetto agli altri. E’ il caso della scuola Giovanni Falcone dello Zen. Sulle sei sezioni presenti nel plesso, solo una è riuscita a valicare il 20% (la sezione 115). Le altre cinque sono andate ben al di sotto di questa soglia. Addirittura, tre di queste si aggirano intorno al 15%. La peggiore in tal senso si è rivelata la sezione 439, con il 12,13% degli aventi diritto ad essersi recati al seggio. Un dato che fa riflettere in un plesso sul quale il Comune di Palermo ha investito tanto in termine di presenza dello Stato, sia con una seduta di Consiglio Comunale straordinaria che con il coinvolgimento attivo della scuola in progetto di riqualificazione urbanistica e sociale. Ma ciò non sembra essere bastato. Una vera sconfitta dovuta, con ogni probabilità, ad una disaffezione verso la politica dettata anche e soprattutto dalle emergenze che il quartiere sta vivendo nelle ultime settimane, come ad esempio sul fronte dei rifiuti.
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