Forza Italia potrebbe non spaccarsi del tutto, almeno formalmente, ma andare alla conta interna con una sfida vera e propria, in Sicilia, fra l’area che fa capo a Gianfranco Miccichè, uscita vincente nella partita per le candidature, e l’area Tajani che in Sicilia significa Pogliese, Catanoso e soprattutto l’escluso Giovanni La Via che potrebbe far convergere i propri voti su Salvatore Cicu.

E’ lo scenario che potrebbe disegnarsi dopo una serie di incontri riservati e uno scambio di telefonate di queste ultime ore. Lo stesso Vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani, con il supporto di Nicola Ghedini , in queste ore starebbero cercando di convincere i dissidenti siciliani a fare un passo indietro rispetto all’annunciato addio al partito. La Via, Pogliese e Catanoso, in questo scenario, potrebbero proseguire la battaglia ma restando dentro Forza Italia e  andando alla conta dei voti per vedere chi mette insieme più preferenze sui propri candidati.

Uno scenario che aiuterebbe la lista a crescere e rimanderebbe la resa conti ad un momento successivo alle europee trasformando la vittoria di Miccichè in una nuova sfida interna. Uno scenario che appare noto anche agli uomini dello stesso Miccichè. Ne parla in un post sui social anche Ugo Zagarella che a Miccichè è notoriamente legato. Zagarella analizza la vittoria di Miccichè e la ‘sconfitta dell’area Tajani della quale, scrive, fanno parte, almeno sulla carta, naturalmente Giovanni La Via ma anche Gaetano Armao e la sua compagna la deputata Giusi Bartolozzi’.

‘”A questo punto – scrive ancora Zagarella – in Forza Italia ci sarà probabilmente una conta (ipotesi che sembra avvalorare lo scenario Pogliese & company che convergono su Cicu, dall’interno o meno di Forza Italia diventa secondario)” ma poi getta nella mischia un’altra lettura “della quale potrebbe beneficiare il terzo incomodo, Saverio Romano”.

C’è, dunque, il rischio di una disfida fra candidati della stessa lista? Potrebbe diventare una partita a tre? Il rischio c’è ed è concreto. Se questo possa fare bene o male a Forza Italia nel collegio isole è difficile da dire. Di certo c’è che a Berlusconi lo strappo dei catanesi non è piaciuto.

L’obiettivo comune d Berlusconi e di Miccichè è quello di marcare le distanze da Salvini ma le strade scelte sono diverse. L’ex cavaliere punta sul centro mentre a Miccichè non piace questa strada e attacca Salvini frontalmente. I bene informati raccontano di un gabinetto di crisi permanente organizzato dal commissario di Forza Italia in Sicilia   per arrestare le emorragie di consenso che, però, ci sono e appaiono più che evidenti.

 

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