• Referendum eutanasia legale, la mobilitazione organizzata dall’associazione Luca Coscioni
  • Prosegue la raccolta firme ai tavoli e online
  • Coinvolti 13mila volontari in 170 città

Una inedita mobilitazione nazionale organizzata dall’Associazione Luca Coscioni e dal comitato promotore del referendum Eutanasia Legale che coinvolgerà 13.000 volontari dispiegati su oltre 170 città (numero in continua crescita) per informare gli italiani sui temi legati al fine vita, dal testamento biologico al consenso informato, fino al biotestamento, cure palliative, rifiuto e interruzione delle terapie, assistenza alla morte volontaria.

Tavoli informativi in tutta Italia, raccolte oltre 850mila firme

Proseguirà anche la raccolta firme, ai tavoli e online, che continuerà fino al 30 settembre, dopo aver superato l’obiettivo delle 500.000 firme minime necessarie per poter indire il referendum. La campagna referendaria, che ha superato le 850.000 adesioni, ora avrà un duplice obiettivo: consentire di firmare a chi non è ancora riuscito a farlo e offrire ai tavoli informazioni sui diritti alla fine della vita.

La “sentenza Cappato” del 2019

“Con la mobilitazione cerchiamo di fornire un servizio informativo alle persone sulle scelte di fine vita, nel quadro legale italiano – dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretario e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – . Dal 2018, data di entrata in vigore della legge sul Testamento biologico, non vi sono state campagne informative specifiche  da parte del Governo per aiutare le persone a intraprendere percorsi certi e con piena assistenza. E’ incomprensibile in quanto le DAT sono uno strumento utile, anche se si è in buona salute, per avere certezza di vedere affermate le proprie scelte in materia di trattamenti sanitari e di fine vita.
Non tutti sanno, inoltre, che sul tema del suicidio assistito il nostro codice penale del 1930 prevede il reato per questa pratica, ma dal 2019 c’è una sentenza della Corte costituzionale conosciuta come “sentenza Cappato”, che stabilisce i requisiti che la persona malata deve avere per poter ottenere legalmente l’aiuto a porre fine alle proprie sofferenze.  La politica crea ostacoli all’esercizio di libertà personali nelle scelte sul fine vita anche non garantendo una corretta informazione e formazione per coloro che sono chiamati a rispettare la volontà della persona”.

Un numero bianco per informare i cittadini

Presso i tavoli sarà anche promosso il “Numero Bianco”, l’infoline che risponde al numero gratuito 06 9931 3409 con il fine di informare adeguatamente i cittadini sui propri diritti. Si tratta di un progetto coordinato da Valeria Imbrogno (ex compagna di Dj Fabo) che punta a rafforzare e divulgare le informazioni su tutti gli argomenti trattati attraverso l’attivazione di un numero unico accessibile dall’intero territorio nazionale grazie a volontari che rispondono da tutta Italia.

L’associazione Luca Coscioni

Fondata nel 2002 da Luca Coscioni, un economista affetto da sclerosi laterale amiotrofica scomparso nel 2006, è un’associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento delle barriera architettoniche, le scelte di fine vita, la ricerca sugli embrioni, l’accesso alla procreazione medicalmente assistita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.

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