Accogliendo la richiesta della Procura, il Gip di Palermo ha archiviato l’indagine su presunti falsi nei bilanci del Comune di Palermo a carico dell’ex sindaco Leoluca Orlando, difeso dall’avvocato Roberto Mangano, e di altri 19 tra ex assessori, dirigenti e capi area di Palazzo delle Aquile.
I pubblici ministeri avevano accertato cifre errate nelle entrate e nelle uscite nei bilanci 2016, 2017 e 2018 e 2019 in diverse voci: dal settore tributi a quello del condono edilizio e delle politiche abitative. Ma dalle indagini era emerso che le discrasie sarebbero state frutto di errori e non di dolo. Una valutazione condivisa oggi dal giudice per le indagini preliminari.
Le ipotesi di reato sui bilanci approvati dal 2016 al 2019
La Procura aveva ipotizzato che falsi sarebbero i numeri delle entrate e delle uscite poi inserite nei bilanci approvati negli anni 2016, 2017, 2018 e 2019. Dopo un’attenta valutazione e diversi interrogatori sarebbero emersi importanti discrasie nei conti ma non il dolo.
In sostanza sono stati commessi errori ma non la volontà di falsificare i bilanci. E, dato da non sottovalutare, non ci sarebbe stata azione politica per sistemare in maniera illecita le cifre.
I dati considerati falsi sarebbero stati inseriti nelle proposte di delibera della giunta comunale di approvazione dello schema di bilancio di previsione. Diversi i settori coinvolti: dall’ufficio condono edilizio al settore bilancio e tributi, dal settore politiche abitative alle risorse patrimoniali.
Nel mirino anche alcune direttive di Leoluca Orlando
Al centro dell’inchiesta anche alcune direttive del sindaco dell’epoca Orlando e le certificazioni sui pareggi di bilancio. Ed ancora i debiti del comune verso Rap che sarebbero stati indicati in maniera nettamente inferiore a quelli reali.
Alcuni giorni fa la richiesta di archiviazione
La Procura chiede l’archiviazione per Luciano Abbonato, Carmela Agnello, Cosimo Aiello, Marcello Barbaro, Bohuslav Basile, Leonardo Brucato, Roberto D’Agostino, Salvatore Di Trapani, Giovanni Carlo Galvano, Antonino Gentile, Mario Li Castri, Marco Mazzurco, Antonino Mineo, Luigi Mortillaro, Leoluca Orlando, Sebastiano Orlando, Sergio Pollicita, Paolo Porretto, Stefano Puleo, Daniela Rimedio. Ancora prima era stata chiesta l’archiviazione per Lucetta Accordino, Paola Di Trapani, Gabriele Marchese e Vincenzo Messina. Per tutti l’ipotesi è falso materiale in atto pubblico.
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