“Non corrisponde al vero che l’ospedale Giglio di Cefalù sia stato escluso dalla rete dell’infarto. E neppure corrisponde al vero che la decisione, già adottata in sede tecnica dalla Direzione Pianificazione Strategica, di prevedere un centro spoke possa produrre danni ai cittadini’”.

Lo precisa una nota dell’assessorato regionale per la Salute rispondendo all’allarme lanciato dal primario di cardiologia dell’Ospedale Giglio che parla di una media di dieci morti in più l’anno nella sicilia occidentale per effetto di queste scelte

“Va a questo proposito ricordato che le reti ictus, infarto e politrauma sono in fase di revisione e che il documento cui si fa riferimento nella dichiarazione rilasciata dal primario dell’Ospedale Giglio è quello redatto a corredo della rete vigente (D.A. 629/17). Proprio perché in fase di revisione, la previsione delle nuove reti tempo dipendenti, per le quali è stata chiesta la designazione dei nuovi tavoli tecnici già la scorsa settimana, potrà essere il luogo in cui valutare la bontà delle scelte che erano state fatte nel passato e che ad oggi non sono ancora operative”.

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