Sono ore di apprensione a Corleone dopo la scoperta di nuovi casi di positività al Coronavirus confermati nel corso della tarda serata di ieri. Il comune in provincia di Palermo è stato “blindato” dal sindaco Nicolò Nicolosi al fine di contenere il più possibile i contagi soprattutto dopo che è stata data la notizia che i positivi, che appartengono ad un unico nucleo familiare, hanno partecipato ad un matrimonio in ci vi erano almeno 250 invitati. Tra questi anche diversi bambini, da qui la decisione di chiudere le scuole di ogni ordine e grado a Corleone ma anche a Bisacquino e a Marineo.

Non coincidono i numeri a Corleone però cisto che diverse agenzia di stampa riportano che a Corleone sono stati riscontrati 8 casi di Covid mentre l’amministrazione comunale parla di 5 casi. Altri aggiornamenti potrebbero arrivare nel corso delle prossime ore, quando l’Asp di competenza inizierà a dare i primi risultati sulle decine di tamponi che si stanno eseguendo sulle persone entrate in contatto con i positivi. Intanto Corleone è stata messa in una sorta di quarantena precauzionale dal primo cittadino che ha firmato un’ordinanza che limita le aperture degli istituti scolastici, dei bar e di qualsiasi altro luogo pubblico.

In considerazione dei nuovi casi, l’amministrazione comunale corleonese ha dovuto adottare con urgenza alcuni provvedimenti con apposita ordinanza sindacale. Il provvedimento prevede la chiusura alle 22 delle attività di bar, pub, sale giochi, sale scommesse e locali assimilati. Da oggi, invece, è prevista la chiusura entro le ore 20 di ogni altro genere di attività aperta al pubblico quali palestre, impianti sportivi e scuole di ballo. Niente mercato cittadino del venerdì e chiusura della villa comunale. Come detto, è stata disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel territorio ma anche la chiusura di circoli, associazioni ricreative e musicali. Sospese tutte le manifestazioni pubbliche che comportino aggregazione sociale, ad esempio congressi e convegni. Chiusi anche musei e altri luoghi di cultura.