“Sono oltre duemila le aziende registrate alla piattaforma Irfis per partecipare al bando Fare impresa in Sicilia. Una risposta che mi lascia molto soddisfatto”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, in vista dell’apertura dei termini, martedì 12 marzo, per il perfezionamento delle domande di contributo a fondo perduto per la creazione e lo sviluppo d’impresa giovanile e femminile, già in lavorazione dallo scorso 16 gennaio.

“Sempre contrario a click day e continuerò su questa linea”

“Dal giorno del mio insediamento in questo assessorato sono stato contrario a qualsiasi click day. Il mio lavoro – continua l’assessore alle Attività produttive del governo Schifani – continuerà seguendo questa linea. Per le domande ci sarà una finestra di sei giorni durante i quali sarà possibile depositare tutto quanto richiesto. Rispetto alla grande quantità di progetti ricevuti dispiace poterne finanziarie un numero limitato, a seguito dell’attività di valutazione, tenuto conto dei fondi a nostra disposizione. Ma sono già a lavoro per trovare ulteriori risorse”.

I tempi per le domande

La domanda per l’accesso alla agevolazione potrà essere compilata sino alle 17 di lunedì 11 marzo. Dal giorno dopo, dal 12 marzo a partire dalle 10 e fino alle 17 del 19 marzo sarà possibile accedere alla piattaforma informatica (https://invio-incentivisicilia.irfis.it) per l’invio dell’istanza già predisposta con i documenti necessari.

Il bando Fare impresa in Sicilia

La misura Fare impresa in Sicilia ha un valore di 26 milioni di euro ed è gestita da Irfis. Sono previste agevolazioni a fondo perduto fino al 90 per cento per imprenditori fino ai 46 anni e imprenditrici senza limiti di età. L’avviso è aperto anche alle micro e piccole imprese che hanno un’unità operativa in Sicilia da meno di 36 mesi. Sono ammissibili quei progetti imprenditoriali che prevedano una nuova attività in tutti i settori ad esclusione della produzione primaria, come pesca e agricoltura. Le domande possono essere presentate attraverso la piattaforma dell’Irfis disponibile a questo indirizzo.

 

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