Il collegio del Tribunale di Termini Imerese ha assolto il geometra Onofrio Lisuzzo con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste” nell’ambito di un processo più ampio che ha visto coinvolto l’ex sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, assieme ad altri dipendenti ed amministratori.

Dopo quasi 4 anni e mezzo di processo, le difese degli avvocati Salvatore Priola e Letizia Coassin hanno dimostrato l’insussistenza dell’impianto accusatorio proposto dall’ufficio della Procura della Repubblica per tutti i reati contestati che alla fine della requisitoria aveva proposto una condanna a 6 anni e 4 mesi di reclusione e 700 euro di multa.

“Sentenza che ridà serenità”

Si legge in una nota dei legali: “Una sentenza che ridà serenità ad un dipendente che ha dimostrato ampiamente di avere sempre svolto il proprio dovere nell’interesse della Pubblica Amministrazione. Ancora una volta il Geometra Lisuzzo, ha affrontato il processo certo della propria correttezza, confidando nell’equilibrio ed attenzione dei Giudici, i quali, ancora una volta, hanno accertato l’estraneità di Onofrio Lisuzzo rispetto a tutti ai fatti contestati”.

L’accusa a Lisuzzo

Onofrio Lisuzzo è stato destinatario della misura cautelare personale coercitiva del divieto di dimora nel Comune di Bagheria, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese Michele Guarnotta nel settembre del 2017 in concorso con altri imputati, per turbativa d’asta, falso ideologico, falso materiale, abuso d’ufficio e peculato.

Fin dalle prime fasi del procedimento, il Gip Guarnotta ha ritenuto opportuno, a seguito di istanza delle difese, revocare la misura cautelare.