“I formatori pagati per non far nulla? Non scherziamo. Gli operatori sono stati colpevolmente lasciati soli, senza direttive né istruzioni per assolvere ai loro importanti compiti. La Corte dei Conti ci dice che sono stati dissipati 35 milioni di fondi europei e regionali e un’inchiesta chiama in causa il presidente “rivoluzionario” Crocetta con una pletora di suoi assessori”.

Commenta così l’inchiesta per danno eraraield ella Corte dei Conti il candidato presidente della Regione Claudio Fava

“Non riteniamo che si debbano mettere sotto accusa, in maniera indiscriminata 1.800 lavoratori, né quelli che lavorano in altri comparti della formazione ma chi, da anni, continua a non avere una proposta seria sul diritto allo studio e sulla formazione professionale”.

“Oltre lo scandalo CIAPI, c’è quello del blocco dei corsi da oltre due anni – continua Fava – è senz’altro necessario fare pulizia negli enti ma è ancora più necessario programmare, con una piena condivisione degli operatori della formazione, una riforma strutturale del settore che punti ad un razionale ed equo impiego delle risorse finanziare ed umane; a creare figure professionali che si colleghino alle reali esigenze del mercato e delle imprese; a stabilire un collegamento con il mondo della scuola e dell’Università in un rapporto basato sui diversi ruoli di istruzione e formazione; alla creazione di un’agenzia regionale che gestisca l’obbligo scolastico e formativo; a formare figure professionali in grado di creare una nuova piccola e media imprenditorialità legata ai settori economici strategici della nostra regione”.