Diventa retroattiva l’efficacia della norma regionale già contestata da Roma. La Regione potrà assumere i partenti o assistere nel percorso di studi i figli delle vittime di reati di femminicidio accaduti in precedenza in Sicilia o anche le stesse vittime di sfregi dovuti a odio di genere.

L’emendamento che consente di applicare la norma già approvata due anni fa ma rimasta, praticamente, lettera morta è stato approvato ieri pomeriggio dal parlamento siciliano. Di fatto adesso la disposizione di legge potrà essere applicata anche agli episodi “storici” di femminicidio avvenuti nell’Isola

Schifani: “Emendamento che ho fortemente voluto e presentato”

“L’approvazione dell’emendamento che ho fortemente voluto e presentato, per rendere retroattiva la legge regionale sulle assunzioni delle vittime di violenza contro le donne e degli orfani a causa di un femminicidio, rappresenta un atto doveroso di giustizia e civiltà. Grazie a questo intervento, sarà possibile offrire una concreta opportunità lavorativa anche a chi ha subito tragedie immani prima dell’entrata in vigore della norma, restituendo dignità e futuro a chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze più drammatiche della violenza” commenta il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

“Ringrazio l’Assemblea regionale – continua Schifani – per avere accolto e sostenuto questa proposta: la Sicilia continua così a dimostrarsi terra di solidarietà, vicinanza e rispetto per il dolore delle vittime. Auspico che anche a livello nazionale possa presto essere approvata una norma analoga”.

La Vardera: “Il giorno è arrivato”

“Non posso negare la commozione, dopo oltre due anni di lavoro, finalmente è stata votata per l’ultima volta la norma sul femminicidio che da oggi è ufficialmente retroattiva. Le donne vittime di violenza con sfregio permanente e gli orfani di femminicidio saranno assunti nel comparto regionale. Non posso che esprimere apprezzamento l’emendamento, come avevo accennato qualche settimana fa, l’ha portato il governo Schifani dopo che il caso di Barbara Bartolotti è andato su Rai3 nella trasmissione di Giletti per denunciare la non applicazione di una legge regionale. Sono contento per tutte quelle donne che finalmente avranno giustizia e anche per gli orfani che potranno così essere assunti nel comparto regionale proprio come avevo previsto ormai due finanziarie fa. L’auspicio è che questa mia legge venga estesa all’intero territorio nazionale” sostiene  il deputato regionale e leader di Controcorrente Ismaele La Vardera, dopo aver votato in aula emendamento per rendere retroattiva la sua legge sul femminicidio.