Novità sul fermo amministrativo fiscale.

Per rottamare il veicolo sottoposto a fermo amministrativo, la Polizia Municipale potrà rilasciare la certificazione da consegnare all’Aci.

Il Comandante Gabriele Marchese ha dato incarico al nucleo controlli ambientali di procedere alle certificazioni in merito. Ma ripercorriamo l’iter.

Il fermo amministrativo è l’atto con il quale gli enti creditori (Agenzia delle Entrate, Stato, Regione, Comune, Inps, ecc..) “bloccano” un bene mobile del debitore iscritto in pubblici registri, per rivalersi su un contribuente moroso di crediti non pagati riferibili a tasse, tributi o a multe relative ad infrazioni al Codice della Strada.

Con il blocco di un veicolo (bene mobile registrato), questo non è più autorizzato alla circolazione e demolire un’auto con fermo amministrativo è vietato.

Le conseguenze sono il divieto assoluto di circolazione del veicolo per un determinato periodo, il divieto di radiazione, demolizione o esportazione del veicolo, il divieto di circolazione e radiazione, anche in caso di vendita, possibile vendita forzata dei veicolo da parte dell’agente di riscossione , in caso di difetto di pagamento.

Saldare tutti i debiti quindi è l’unico rimedio per procedere alla rottamazione, consegnando al Pra, il Pubblico registro automobilistico, le targhe per la radiazione del veicolo.

La novità consiste nel fatto che sarà dunque la Polizia Municipale a certificare lo stato d’uso del veicolo, stabilendo se non sia più in grado di circolare, per motivi meccanici perché mancante delle parti essenziali, gravemente distrutto o danneggiato, bruciato o perché per la sua vetustà abbia uno scarso valore commerciale.

Per procedere alla rottamazione, l’interessato, ottenuta l’attestazione dalla Polizia Municipale potrà presentare una richiesta scritta al Pubblico Registro Automobilistico e seguire la prassi burocratica per rottamare il veicolo.