Minacce di morte all’assessore Comunale Fabrizio Ferrandelli sono arrivate via social dopo lo sgombero dell’abitazione in via Bronte, il danneggiamento dell’appartamento destinato a casa popolare e la bomba carta sotto casa dell’assessore.
L’Assessore comunale all’emergenza abitativa è nel mirino e la vicenda è decisamente essere quella dell’appartamento da assegnare ad una famiglia in emergenza abitativa dopo averlo sgomberato dagli abusivi.
Le minacce arrivano via social
“Sei indegno tu e chi ti viene appresso. La famiglia te squagghiari”. “Ferrandelli sta giocando con il fuoco”. E’ questo il tenore dei messaggi pubblicati su Facebook da chi sarebbe coinvolto in questa vicenda che ha portato allo sgombero di una famiglia che occupava l’appartamento abusivamente.
“Il livello si sta alzando – dice l’assessore Fabrizio Ferrandelli – Sono certo che gli agenti di polizia hanno già tutti gli elementi per riportare la serenità nella mia attività comunale. Certo io proseguo nel mio percorso di legalità in questo delicato compito. Attendo con fiducia il lavoro delle forze dell’ordine e dei magistrati a cui va la mia massima fiducia” dice l’assessore che non intende arretrare di un passo.
Una giornata di indagini
Gli agenti di polizia hanno proseguito per tutta la giornata di ieri nella ricostruzione di quanto successo per cercare di individuare i responsabili dei danneggiamenti e delle intimidazioni.
La sequenza dei fatti appare abbastanza chiara, quantomeno quella. prima lo sgombero dell’immobile. Poi, due giorni fa, quando l’immobile stava per essere consegnato alla famiglia assegnataria, i gesti vandalici estremi. Scardinata e portata via la porta di ingresso, sfondate le pareti, danneggiata la cucina per rendere l’immobile inservibile. All’annuncio dell’assessore che l’immobile sarebbe stato ristrutturato e consegnato ugualmente prima le fiamme in casa per completare l’opera di distruzione della casa. poi, in serata dell’altro ieri, la boma carta nei pressi del portone di ingresso dell’abitazione dell’assessore.
La rabbia è esplosa ulteriormente con le minacce social dopo che sono piovuti gli interventi di solidarietà e anche la Regione è intervenuta per sostenere, con un finanziamento, la ristrutturazione completa dell’immobile dopo l’incendio






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