Schifani starebbe “peccando” di mancanza di attenzione alle esigenze dei siciliani, dando troppo spazio alle dinamiche interne ai partiti della maggioranza. È il membro della segreteria nazionale di Azione di Carlo Calenda, Fabrizio Ferrandelli, ad avviare la polemica col governo regionale.

L’affondo di Ferrandelli al governo regionale

“La luna di miele si sa, dura poco. Ma quella del Governo regionale con le forze politiche che lo hanno indicato pare non essere mai iniziata”, dice il politico palermitano che ha aderito al progetto politico del terzo polo. Secondo Ferrandelli, “a 66 giorni dal suo insediamento il Governo a guida Schifani sembra essere interessato più alle dinamiche interne ai partiti della sua maggioranza, che alle reali esigenze dei siciliani che pochi giorni fa ha consegnato la responsabilità di governare”.

“Impegnarsi a far funzionare la macchina amministrativa”

Il membro della segreteria nazionale di Azione di Carlo Calenda parla inoltre di “teatrini inverosimili”, in riferimento a quanto avvenuto nelle ultime settimane all’interno della maggioranza guidata da Schifani. “Il commissario di FI che chiede già le dimissioni del presidente del suo stesso partito che sembra essere più impegnato a dirimere le liti e veti incrociati delle fazioni della sua maggioranza piuttosto che guardare alle tante cose da fare per la nostra terra – sottolinea Ferrandelli, che aggiunge “i siciliani hanno affidato la guida di questa Regione per governare e non per litigare. Invece di premurarsi a far funzionare la macchina amministrativa, con la nomina dei direttori generali, ad esempio, siedono là solo per capire come fare a creare più gruppi parlamentari all’Ars per accaparrarsi risorse e personale o su come spartire le poltrone di sottogoverno”.

“Vogliamo contribuire con proposte e confronti”

Ferrandelli ricorda la programmazione comunitaria da far partire, i fondi del PNRR da monitorare e utilizzare, le infrastrutture al palo, i collegamenti interni impossibili, costi insostenibili dei collegamenti aerei da e verso l’Italia. La rete sanitaria che necessita efficientamento e riorganizzazione. “Noi di Azione non intendiamo essere soltanto un pungolo, ma vogliamo contribuire con proposte e confronti nel merito delle cose da fare. Ci appelliamo a un ritorno del buon senso e per certi versi anche della decenza amministrativa – conclude Ferrandelli – nella speranza che qualcuno si decida finalmente a prendere sul serio, con responsabilità, il compito affidatogli”.

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