“Il progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria Cinisi-Alcamo-Trapani rischia di pesare come un macigno sul futuro di Balestrate e di compromettere gravemente uno dei tratti più suggestivi del Golfo di Castellammare. Non consentiremo l’ennesimo scempio per Balestrate e facciamo appello alla sensibilità di Rfi affinché si possa rivedere subito il piano, riteniamo senza un allungamento dei tempi”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di Balestrate, Guido De Amicis, Benedetto Lo Piccolo, Simona Timpa e Piera Chiarenza.
Dubbi sul progetto
“L’approvazione del progetto – dicono i consiglieri – è arrivata senza che la comunità sia stata interpellata e dopo che il Comune ha espresso prima parere negativo poi tramutato in positivo a fronte di un progetto pieno di lacune. Ci opporremo con ogni mezzo e in ogni sede, un’importante opera come questa deve trasformarsi in un’opportunità per la nostra città, per questo sia chiaro che non siamo contrari all’investimento, ma chiediamo fermamente opere di mitigazione e in particolare una galleria che possa coprire i cavi dell’alta tensione e i pali nel tratto ex macello-cimitero, consentendo al paese di beneficiare di una significativa estensione del belvedere oltre che di ottenere misure importanti di sicurezza”.
Il sindaco: “Nota inoltrata ad Rfi due anni fa”
Nel merito della vicenda il sindaco Vito Rizzo sostiene di aver già preso posizione: “Già da due anni – afferma – abbiamo avviato un dialogo con Rfi al fine di mitigare l’impatto della opere previste per la realizzazione dell’elettrificata Cinisi-Trapani. In sede di conferenza di servizi abbiamo chiesto precise opere compensative, poiché siamo consapevoli che non si può bloccare un’opera importante come questa, ma che contemporaneamente avrà un forte impatto visivo, ambientale e anche di sicurezza. Abbiamo proposto ad Rfi alcune soluzioni mitigative. Tra queste la tombatura della linea per un tratto di circa 550 metri , che consentirebbe l’ampliamento del belvedere con la realizzazione di una vera e propria piazza sul mare. Un sottopasso in via delle capitanerie di porto, con contestuale eliminazione del passaggio a livello. Ed ancora la realizzazione della fermata sulla spiaggia ovest. Rfi ha riscontrato la nota, prendendo in carico le nostre proposte, che saranno oggetto di valutazione anche in ambito Pnrr”. Da questo procedimento progettuale il Comune di Balestrate ha avuto un ruolo marginale. L’unico parere richiesto è stato quello di conformità urbanistica: “Chiaramente c’era dal punto di vista tecnico” precisa Rizzo.
L’ok dalla giunta regionale
La presa di posizione dei consiglieri Balestratesi arriva dopo che nei giorni scorsi è arrivato dal governo regionale l’ok definitivo al progetto di elettrificazione. Parliamo della tratta Cinisi-Alcamo-Trapani della linea ferroviaria Palermo-Trapani, via Milo. La giunta regionale ha approvato il provvedimento con il contestuale rilascio del parere favorevole all’intesa sul progetto definitivo. In questo modo si chiudono le procedure autorizzative di un’opera che consentirà il ripristino di una linea interrotta da ormai quasi un decennio.
84 milioni per rendere elettrica l’intera tratta
II progetto consiste nella realizzazione di tutti gli impianti necessari per l’elettrificazione della tratta, per una lunghezza totale dell’intervento pari a circa 87 chilometri. L’intervento, previsto dal nuovo contratto di programma 2022/2026 stipulato fra il Mit e Rfi Spa avrà un finanziamento di 85 milioni di euro (di cui 64 milioni circa a valere sul Pnrr), già interamente coperto. Quello compiuto oggi dalla giunta Schifani era l’ultimo step prima della pubblicazione della gara per l’affidamento dell’appalto, prevista per il prossimo 15 dicembre.
L’area in cui ricade l’intervento interessa i territori comunali di Cinisi, Terrasini, Carini, Partinico, Trappeto, Balestrate, Alcamo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Buseto Palizzolo, Erice, Paceco, Trapani. L’elettrificazione, unitamente all’intervento di ripristino della linea Alcamo diramazione-Trapani, consentirà inoltre di evitare la rottura di carico a Piraineto da e verso Palermo centrale, dovuta alla differenza fra i sistemi di trazione.
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