Una fiaccolata per chiedere “verità a giustizia” a Trappeto, nel palermitano, piccolo paese marinaro dove viveva Vincenzo Trovato, il ragazzo di 22 anni assassinato lo scorso 12 agosto sul lungomare del vicino comune di Balestrate. Appuntamento al prossimo lunedì 5 settembre alle 20,30 dove familiari, amici e rappresentanti istituzionali ai vari livelli parteciperanno al corto che attraverserà le vie principali di Trappeto.

I riflettori accesi

Anzitutto con questa iniziativa, portata avanti da amici e parenti della vittima, si vogliono tenere accesi i riflettori su un tragico episodio che ha insanguinato le strade della provincia palermitana. Al culmine di una lite il 22enne sarebbe stato colpito da un coltello o forse da qualche altro oggetto appuntito. Letale il colpo subito alla gamba che gli ha fatto perdere molto sangue e che ha reso inutile ogni tentativo di salvarlo.

 I dubbi

Vincenzo Trovato è morto a causa della recisione di una delle vene principali della gamba. Sarebbe questa una delle prime evidenze emerse dall’esame autoptico che è stato effettuato sul corpo del giovane. Maggiori certezze si potranno avere tra 60 giorni quando sarà completata l’analisi medico legale e depositata la relazione come richiesto dalla Procura. Il legale dell’indagato Gianvito Italiano, che si trova tutt’ora in carcere, ha sostenuto che il suo assistito non avrebbe colpito a morte il povero Vincenzo. N è nata una diatriba a distanza con l’avvocato della famiglia della vittima, Pino Muscolino. Secondo gli inquirenti ci sono solide basi che suffragano l’accusa, l’arma non è mai stata ritrovata.

Per il Gip “molteplici indizi”

Ci sono una pluralità di indizi che hanno portato all’arresto di Gianvito Italiano per l’omicidio avvenuto a Balestrate di Vincenzo Trovato. Il Gip non ha convalidato il fermo ma ha comunque applicato la custodia cautelare in carcere avendo giudicato insussistente il pericolo di fuga. L’arresto però è comunque arrivato “in ragione di una pluralità di indizi scaturenti da prove dichiarative e documentali, che proverebbero che la causa del decesso di Vincenzo Trovato risale ad una lesione da arma da taglio ad un arto inferiore e che tale colpo sarebbe stato inflitto dall’indagato nel corso di una colluttazione, ritenendo altresì sussistere il pericolo di reiterazione del reato e il rischio di inquinamento probatorio”.

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