Siti museali della Regione siciliana aperti il 2 giugno, nella ricorrenza della Festa della Repubblica. “Un risultato raggiunto grazie al senso di responsabilità di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che oggi, d’accordo con l’amministrazione regionale, hanno firmato il protocollo d’intesa che detta le condizioni di lavoro che saranno applicate ai giorni festivi, dalla turnazione di tutela e vigilanza alla turnazione”. A dirlo sono Gaetano Agliozzo e Clara Crocè, della Fp Cgil, Paolo Montera e Fabrizio Lercara, della Cisl Fp Sicilia, Enzo Tango e Luca Crimi della Uil Fpl.
“Ancora una volta – proseguono – le nostre sigle e i lavoratori che rappresentano hanno dimostrato di avere a cuore il funzionamento della macchina amministrativa e la buona immagine della Sicilia. È importante restare aperti quando maggiore è il flusso di visitatori”.
“Il protocollo firmato oggi, frutto di un serrato lavoro condotto in questo mese dal mio insediamento, con tutti gli addetti del settore, è una prima importante tappa per ridare lustro al mondo dei beni culturali regionali e ai lavoratori che vi sono impegnati – dice Sergio Alessandro, dirigente regionale dei Beni culturali. – Ho già dato mandato agli uffici di convocare per il prossimo 30 maggio l’incontro per la chiusura definita dell’accordo. Per quella data
spero di ottenere il benestare unanime di tutte le sigle sindacali perché si tratta di importanti passi avanti che coinvolgono non solo l’interesse di tutti i lavoratori del settore ma anche la migliore fruizione del nostro patrimonio culturale”.
“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – concludono i sindacalisti – anche perché abbiamo aggiunto al protocollo una nota riguardo ai pagamenti che il personale dei Beni culturali ancora aspetta. Non è ammissibile che ci siano lavoratori che aspettano pagamenti ancora dal 2014, per questo abbiamo chiesto di pagare le spettanze su base mensile o al massimo trimestrale, piuttosto che annuale come è a oggi. Una questione che comunque si potrà affrontare ancora meglio in sede di rinnovo del contratto dei regionali, quando punteremo a coniugare il buon andamento della macchina amministrativa
con le esigenze e il rispetto dei diritti dei lavoratori”.
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