Una patologia che interessa il 25-30% della popolazione femminile in età fertile. Sono i fibromi (detti anche miomi) uterini, tumori benigni del tessuto muscolare dell’utero, per i quali l’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia – Cervello diretta dal professore Antonio Perino è all’avanguardia in Sicilia.
Villa Sofia-Cervello, è infatti la prima struttura pubblica a Palermo ad offrire l’embolizzazione, un nuovo approccio con tecnica mininvasiva per il trattamento dei fibromi uterini.
Di questo metodo si parlerà fra l’altro giovedì 21, con inizio alle 15, e venerdi 22 aprile a Palermo all’Hotel La Torre nell’ambito del Corso Teorico Pratico organizzato dal professore Perino e dal dr. Gaspare Cucinella, e che vedrà la partecipazione di alcuni dei migliori specialisti provenienti dall’isola ma anche da altre regioni.
Un evento che vivrà una fase di esercitazione pratica, venerdì 22, con un collegamento video satellitare con la sala operatoria del Cervello dove si svolgeranno in diretta alcuni interventi. L’appuntamento palermitano rientra inoltre fra gli eventi promossi in occasione della prima giornata nazionale della salute della donna, istituita dal Ministero della salute e che avrà il suo momento clou a Roma all’Aranciera di San Sisto alla presenza del Ministro Beatrice Lorenzin. La data del 22 aprile è stata scelta in memoria di Rita Levi Montalcini, l’illustre neurologa, Premio Nobel per la Medicina nel 1986, che era nata a Torino il 22 aprile 1909.
Il corso si concentrerà particolarmente sul trattamento dei fibromi uterini, che presentano di solito una certa familiarità, non sempre danno segni della loro presenza e la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che vadano trattati soltanto se provocano sintomi, tra questi vi sono ad esempio eccessive perdite di sangue e disturbi urinari. A volte i fibromi possono essere anche causa di infertilità. Proprio l’integrazione fra terapia medica e tecniche mininvasive nelle donne che aspirano ad avere una gravidanza, sarà uno dei temi affrontati nel corso dell’appuntamento palermitano.
L’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello può disporre oggi, per intervenire sui fibromi, della via laparotomica, laparoscopica, isteroscopica e della embolizzazione, consentendo a medico e paziente di effettuare la scelta migliore per la patologia di cui soffrono.
Fino ad oggi l’intervento chirurgico di miomectomia (asportazione dei fibromi) rimane elettivo, cioè viene programmato. Talvolta nelle donne che sono in menopausa o vi sono comunque vicine viene proposta l’asportazione dell’utero. Oggi esiste la possibilità per le donne che hanno fattori di rischio per la chirurgia o che semplicemente desiderano mantenere l’utero, di essere curate dai loro sintomi senza cicatrici sull’addome.
La nuova procedura è rappresentata dall’embolizzazione e viene eseguita dall’equipe di radiologia interventistica diretta da dr. Franco Valenza. Sotto controllo radioscopico, in anestesia locale, attraverso un’arteria del polso viene introdotto un sottilissimo catetere con il quale vengono iniettate nel fibroma delle micro particelle in grado di bloccarne il flusso e causarne la necrosi. Il fibroma non viene rimosso ma cambia consistenza; da nodulo solido si trasforma in area necrotica e nel tempo viene riassorbito. Uno dei grandi vantaggi della metodica è rappresentato dai tempi di recupero estremamente brevi che consentono alla donna di riprendere le normali attività entro pochi giorni. La procedura è semplice ed il successo tecnico ad oggi è del 100%.
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