L’evento benefico, la sede rinnovata del club di tifosi organizzati, la fidelity card che manca ed il Palermo che non può inviare i propri giocatori a Borgo Vecchio.
Quest’oggi, lunedì 12 settembre alle 18, nel cuore di Palermo a Borgo Vecchio, la Curva Nord Inferiore terrà a battesimo la nuova immagine della sua sede che ospita il gruppo da 22 anni.

Nel contesto si terrà un evento benefico intitolato “Una pizza per un sorriso” organizzato da Lorenzo Aiello. L’iniziativa è conosciuta da anni nel capoluogo siciliano che parte da lontano e nasce dal 2012, strutturando un’idea sulle basi dell’inclusività e della solidarietà rivolta soprattutto ai bambini. Di recente ha fatto tappa alla Kalsa lo scorso mese di giugno.

All’evento avrebbe dovuto partecipare anche una delegazione di calciatori del Palermo ma la società ha declinato l’invito.

La delusione di Aiello

Inevitabile la delusione di Lorenzo Aiello, deus ex machina dell’iniziativa. “È un messaggio sbagliato da parte del club del Palermo – sottolinea – perché la presenza dei calciatori rosanero avrebbe regalato un sorriso ai tanti bambini del quartiere. Nei giorni scorsi avevo parlato dell’iniziativa al portiere (Mirko Pigliacelli, ndr), ed a sua moglie. Avevamo anche fatto loro la pizza ed erano rimasti entusiasti dicendo che sarebbero intervenuti all’evento”.

Le motivazioni del Palermo

Dal canto suo, il club di viale del Fante ha preso questa scelta, come confermato in quanto i componenti del gruppo di supporters rosanero della “Curva Nord Inferiore” non sono in possesso e non sono intenzionati a stipulare la nuova fidelity card rosanero (al contrario di altri gruppi organizzati).

Uno strumento ritenuto indispensabile per la società per far crescere la comunità di tifosi oltre che mezzo necessario per seguire le gare anche in trasferta.

Cosa prevede l’articolo 25 del codice di giustizia sportiva

Il codice di giustizia Sportiva, all’articolo 25, prevede che: “Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società”. Il Palermo si è dotato di un primo strumento di convenzione, la fidelity card, che – oltre a consentire le trasferte per le quali l’Osservatorio del ministero prevede l’obbligo di tale tessera – è nata proprio per garantire l’aggregazione tra i tifosi.

Curva Nord Inferiore contro la fidelity card

L’oggetto del contendere è proprio la fidelity card. Già contestata da alcuni gruppi organizzati al momento del suo annuncio da parte del club di viale del Fante che risale allo scorso 12 agosto. Per la precisione la Siamoaquile Card che – come comunicato dal Palermo Fc al momento della presentazione – è “requisito di legge obbligatorio per partecipare alle trasferte delle partite che l’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive vincola al programma di fedeltà del club. La card consente anche di gestire in maniera agevole i titoli d’accesso a tutte le partite casalinghe del Palermo: biglietti e abbonamenti possono infatti essere caricati sulla tessera per un riconoscimento più agevole nelle procedure d’accesso allo stadio”.