L’Ars ha approvato la prima Finanziaria dell’era Schifani. Un voto finale a cui i parlamentari sono arrivati dopo quasi 20 ore di lavori d’aula, dopo l’ok a due maxi-emendamenti e a un lungo elenco di norme aggiuntive. Una Legge di stabilità partorita quasi all’alba, accolta con soddisfazione da Schifani e dal suoi entourage anche se è passato l’emendamento che prevede l’aumento delle indennità di carica dei parlamentari regionali.

Si all’aumento delle indennità dei parlamentari

L’Assemblea regionale ha appena respinto, con voto segreto, l’emendamento che prevedeva l’abrogazione della norma della legge che nel 2014 aveva introdotto l’automatismo della rivalutazione delle indennità al costo della vita. L’emendamento era stato presentato alla luce delle polemiche per gli 890 euro lordi in più in busta paga che gli onorevoli percepiranno quest’anno. Alla fine i deputati hanno scelto di aumentarsi comunque lo stipendio.

Per Schifani la Finanziaria approvata stanotte “guarda ai deboli e allo sviluppo della Sicilia”, intanto oggi la giunta approverà il bilancio consolidato 2021. “Una manovra finanziaria – dice  – che guarda al sociale, alla tenuta dei conti, alla crescita e allo sviluppo dell’Isola. Una legge di Stabilità nella quale abbiamo previsto risorse per i danni dovuti alle calamità naturali, per gli indigenti e per numerose categorie di lavoratori. È, comunque, solo un primo passo di un percorso che proseguirà nei prossimi cinque anni”. Schifani ha anche ringraziato “l’assessore all’Economia Marco Falcone, il presidente Dario Daidone e tutti i componenti della commissione Bilancio”. “Un apprezzamento, inoltre, voglio rivolgerlo anche al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno per l’oculata e garantista gestione dell’Aula e a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, che con senso di responsabilità hanno approvato una manovra nei termini temporali che ci eravamo dati”.

Soddisfazione dell’assessore Falcone

Un risultato comunque appagante per la giunta Schifani come si evince dalle parole dell’assessore all’Economia Marco Falcone. “È quasi l’alba a Palazzo dei Normanni – scrive sui social il componente della giunta regionale alla fine della seduta in cui è stato dato il via libera alla Finanziaria – dopo circa venti ore di lavori d’aula no stop l’obiettivo è raggiunto: abbiamo approvato la Finanziaria 2023, la legge dei siciliani, la prima del Governo Schifani e che ci ha visto impegnati alla guida dell’Assessorato all’Economia”. “La manovra si basa su tre pilastri – aggiunge -: la certezza dei conti, il sostegno all’economia della Sicilia, l’ascolto di tutte le forze politiche e sociali. Non c’è un solo ambito socio-economico che non viene toccato dall’iniziativa della Regione Siciliana, in una logica interventista ed espansiva: occupazione, imprese, sanità, disagio sociale, famiglie, precari. E ancora investimenti su trasporti, turismo, sport e cultura. Nei prossimi giorni il via alle prime misure”.

Soldi per le aree rurali e per i medici specializzandi

Diversi sono gli emendamenti presentati da maggioranza e opposizione che hanno limato l’atto varato in precedenza dalla giunta. Una norma della legge di Stabilità regionale stanzia 10 milioni l’anno per il triennio 2023-2025. Verranno attivati protocolli con le Prefetture siciliane e le forze dell’ordine per garantire maggiore vigilanza a tutela delle aziende agricole che sovente subiscono danni per l’azione della criminalità attraverso furti e danneggiamenti. Previsto poi il finanziamento con 5 milioni delle borse per medici specializzandi in diverse branche in cui c’è carenza di personale sanitario, tra cui nel settore dell’emergenza-urgenza. In totale, con un altro stanziamento di 4,8 milioni per le scuole di specializzazione, vengono destinati 9,8 milioni di euro l’anno, per il triennio 2023-2025, dal Fondo sociale europeo. I due provvedimenti sono stati proposti dalla Lega.

Un fondo per la prima casa nei piccoli comuni

Tra gli altri emendamenti quello che prevede un fondo per la prima casa contro la desertificazione dei piccoli centri urbani. Nel dettaglio, si prevede l’istituzione di un fondo da 10 milioni che destina un contributo da 40 mila euro a fondo perduto alle coppie che ristrutturano la loro prima casa. Si dà priorità a chi ha residenza o sposta la residenza nei Comuni sotto i 10.000 abitanti o nelle aree interne o montane. Prima firmataria del provvedimento è la deputata Giusi Savarino di Fratelli d’Italia.

Ok al bonus famiglia

Il Pd l’ha invece spuntata per l’approvazione del bonus famiglia. È stato istituito un fondo con il quale potrà essere erogato un contributo regionale di 1.000 euro per le famiglie a basso reddito con almeno tre figli a carico, e altri 200 euro per ogni figlio in più oltre il terzo. Con lo stesso Fondo è previsto un contributo ‘una tantum’ per le famiglie in difficoltà sottoposte a sfratto esecutivo.

Aumentano gli stipendi dei sindaci

La Finanziaria regionale prevede non solo l’aumento delle indennità dei Parlamentari ma anche quelle dei sindaci. Un provvedimento che ha fatto storcere il naso a diverse associazioni di categoria, tra cui l’Asael. “L’aumento delle indennità dei sindaci è un primo segnale positivo ma è chiaro che occorre fare di più”. A dichiararlo è Matteo Cocchiara presidente dell’Asael, Associazione siciliana amministratori enti locali sull’articolo della manovra varata ieri dal parlamento regionale. “Da ciò che emerge le risorse stanziate non basterebbero a coprire l’intero fabbisogno di spesa e non si spiega se siano rivolte per la sola indennità dei sindaci rimanendo esclusi gli altri amministratori. Va detto inoltre che la misura non ha coperture nel triennio ma solo nell’anno corrente. È un primo passo – continua Cocchiara – ma è chiaro che occorre fare di più”.

Lavori a Palermo, c’è l’ok

Due emendamenti a firma Vincenzo Figuccia prevedono inoltre l’adeguamento di via Giovanni Evangelista di Blasi e lo stanziamento di un milione e mezzo di euro per la realizzazione una piscina comunale a Borgonuovo, a Palermo. “Si tratta di due interventi che abbiamo fortemente voluto e che testimoniano come le periferie restino al centro della nostra azione politica”, dice il deputato della Lega.

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