Cento milioni di euro immediatamente disponibili per i Comuni per avviare i Cantieri lavoro e fronteggiare la grave crisi occupazionale. Si tratta di una somma doppia rispetto al bando dello scorso anno e soprattutto con un sistema rapido di affidamento.

E’ l’emendamento approvato ieri sera a tarda ora in Commissione bilancio all’ars dove prosegue un lavoro a ritmo serrato sulla legge di stabilità regionale. Lunedì sera era stato approvato il bilancio, ieri si è proceduto sulla Finanziaria e i lavori riprenderanno oggi con l’obiettivo di giungere ad approvazione in Commissione in settimana per portare la legge in discussione all’Ars per il 16 febbraio.

“L’ approvazione in seconda commissione dell’emendamento che stanzia 100 milioni rendendoli immediatamente disponibili per la la gestione diretta da parte dei Comuni è un atto molto importante – dicono la presidente del gruppo parlamentare PD all’Ars Alice Anselmo, il vice presidente Giovanni Panepinto ed i componenti PD della commissione, Mario Alloro, Nello Di Pasquale, Luca Sammartino e Giuseppe Lupo – Abbiamo detto sì ad un provvedimento fondamentale per contrastare gli effetti della povertà che investe le fasce più deboli della popolazione”.

Ieri in commissione passato anche l’emendamento Falcone-Savona sulla riduzione degli stipendi dei dirigenti regionali e dei dirigenti generali degli enti partecipati, controllati e vigilati, con l’introduzione del tetto di 118 mila euro annui. “Una formulazione che quando sarà definitivamente approvata consentirà di incidere in maniera concreta sui costi della Regione, dando un buon esempio ai nostri concittadini – afferma Marco Falcone, capogruppo azzurro all’Assemblea regionale siciliana –. L’accoglimento della proposta di Forza Italia da parte della Bilancio è un ottimo punto di partenza, domani la norma sarà strutturata tecnicamente dalla stessa commissione per evitare future impugnative”.

Ma la legge di stabilità nel suo impianto complessivo non piace alle parti sociali. “Forti riserve” sono state espresse sempre ieri sera da Cgil Cisl e Uil siciliane sulla Legge di stabilità e sul bilancio della regione nel corso di un incontro con l’assessore regionale all’economia Alessandro Baccei e il vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello. Secondo i segretari generali dei tre sindacati, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone “mancano le risposte alle questioni più spinose,  dal finanziamento degli ammortizzatori sociali a quello dei liberi consorzi, dalla riforma dei forestali a quella delle partecipate, per citarne alcune”. In generale- hanno detto Pagliaro, Milazzo e Barone- manca una programmazione dello sviluppo che dia il senso di una visione complessiva e generale orientata a dare slancio all’economia e a favorire l’occupazione, visto che la spesa d’investimenti complessiva della Regione Siciliana (residui più competenza) si attesta solo al 14%”. Tutto questo mentre “resta forte la preoccupazione sulla partita degli accordi finanziari fra Stato e Regione, tutt’oggi ancora aperta,  che- hanno sottolineato i tre sindacalisti-  pesa sulla Legge di Stabilità regionale  per 500 milioni di euro che potrebbero trasformarsi in veri e propri tagli”. In questo contesto, tra i ritardi rilevati dai sindacati quelli che riguardano “la centrale unica degli acquisti e dei costi standard nei comuni e nelle società partecipate”. Cgil Cisl e Uil hanno annunciato che in assenza di risposte continueranno e rafforzeranno le iniziative sindacali e vertenziali.

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