“O bere o affogare! Come nei peggiori regimi stamattina apprendiamo, con sgomento, che le commissioni parlamentari all’Ars hanno stabilito da un quarto d’ora ad un’ora di tempo per presentare gli emendamenti di un bilancio – ancora sprovvisto del parere dei revisori dei conti – e della legge di stabilità. E’ un coltello piantato alla gola non soltanto dell’Assemblea Regionale Siciliana e dei deputati ma, soprattutto dei siciliani. O bere o affogare: perché non c’è il tempo di valutare adeguatamente le coperture finanziarie, così si rischia concretamente di far saltare i conti della regione siciliana”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, a proposito dei lavori “a ritmo forzato” per approvare la manovra finanziaria all’Ars.

Chiesto incontro urgente a Miccichè, “E’ un golpe”

“Chiediamo un incontro urgente al presidente dell’Ars, Miccichè – prosegue – per avere garanzie parlamentari di fronte a questo tentativo che non esito a definire un golpe. Un fatto di una gravità tale da non avere precedenti nella storia del parlamento più antico d’Europa”.

Il giorno dei conti della Regione siciliana

E’ il giorno dei conti della Regione siciliana. In Commissione entra nel vivo la discussione sul Bilancio della Regione siciliana e sulla legge di stabilità per il 2022.

Tempi strettissimi per l’approvazione

Per giungere all’approvazione di bilancio e finanziaria il Parlamento ha a disposizione, sulla carta, solo 5 giorni. Il 30 aprile scade definitivamente l’esercizio provvisorio e dunque si blocca la spesa regionale. L’amministrazione, se i conti non saranno stati ancora approvati, entrerà in gestione provvisoria e potrà, dunque, solo effettuare i pagamenti delle spese ordinarie e obbligatorie.

5 stelle all’attacco dei conti “Situazione disastrosa”

“Se alla vigilia della discussione dello strumento finanziario della Regione la situazione sembrava gravissima, alla visione delle carte in commissione bilancio i conti della Sicilia sono disastrosi. Manca oltre un miliardo al bilancio. Non si riuscirà ad approvarlo entro il 30 aprile. Nella migliore delle ipotesi si andrà in gestione provvisoria per almeno un altro mese” dicono i deputati della commissione bilancio del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana Luigi Sunseri e Nuccio Di Paola a margine della seduta convocata per la discussione dello strumento finanziario regionale.
“Le condizioni economiche della Regione – spiegano i deputati – sono gravi. Il governo Musumeci si è dimostrato assolutamente incapace di risanare i conti della nostra regione e non ha portato avanti alcuna riforma per tentare di migliorarne lo stato”.

La lettera delle opposizioni a Draghi

Per le opposizioni ormai il dado è tratto e giungere ad approvazione della norma dei tempi di legge è impossibile. Così il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Claudio Fava, gruppi di opposizione all’Ars, scrivono al presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere “di valutare l’avvio del procedimento di rimozione del Presidente della Regione e di scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana e per atti contrari alla Costituzione ai sensi dell’art. 126 della Costituzione”.
La Regione siciliana è in esercizio provvisorio fino al 30 aprile. Alla data odierna la Giunta guidata da Musumeci ha trasmesso all’Ars – che deve approvarla con legge – il ddl di bilancio per l’esercizio finanziario 2022/2024 privo di un presupposto essenziale: ovvero il parere preventivo che deve essere obbligatoriamente espresso preventivamente dal Collegio dei revisori dei conti della Regione Siciliana.

La replica dell’assessore al Bilancio

Ma dall’assessorato Bilancio si parla di “fantasiose considerazioni”. Il Collegio dei revisori si è appena insediato, nonostante la norma istitutiva risalga ad oltre un anno fa. “Grazie alla dedizione ed all’impegno dei professionisti che ne fanno parte e delle strutture amministrative a supporto – si legge in una nota – il parere, si è certi, sarà reso entro qualche giorno in termini compatibili con la prima applicazione dell’istituto”.

Il Presidente dell’Ars rassicura tutti

“Le affermazioni delle opposizioni non rispecchiano la realtà – taglia corto il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè – perché nonostante i ritardi saremo nelle condizioni di approvare la finanziaria nei termini previsti”.

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