Tagli alla finanziaria regionale rispetto al suo testo-bozza originario che nel marzo scorso era stato varato. Tra i depennamenti da parte degli uffici figurano le assunzioni nelle partecipate della Regione e per i parenti delle vittime di mafia uccise al di fuori dei confini siciliani. Un “taglio” che non sembra piacere alla politica e già si preannunciano battaglie in aula all’Ars. Intanto il testo modificato è stato trasmesso alla commissione Bilancio. Oggi ci doveva essere una prima riunione più che altro politica ma è destinata a saltare perché manca il parere dei revisori dei conti. Tutto rinviato a domani 27 aprile.

A marzo tutto intavolato

Le partecipate della Regione siciliana potevano tornare ad assumere nuovo personale attraverso una manovra fatta da vari richiami di vecchie leggi da abrogare o correggere. Così le partecipate della Regione avrebbero potuto assumere fin da subito e a tempo indeterminato. La manovra ha viaggiato sotto traccia in commissione Bilancio e racchiude misure su svariate materie. E che ha nello sblocco delle assunzioni il suo perno centrale. Si tratta di una norma che nei piani del governo sarebbe dovuta essere stata approvata a stretto giro di posta. Il testo della legge fu messo a punto dall’assessore all’Economia Gaetano Armao ma aveva fatto già storcere il naso all’opposizione, perché arrivava a meno di tre mesi dalle elezioni a Palermo e di sette mesi dalle regionali.

Il taglia e cuci della politica

Attenzione perché in ballo ci sono all’incirca 700 persone che si sarebbero potute assumere all’interno delle partecipate. Secondo quanto ha già espresso il presidente della commissione all’Ars, Riccardo Savona, questa manovra sarebbe necessaria per rilanciare queste partecipate nell’ottica del fatto che ci sarebbero stati molti pensionamenti. Insomma, verrebbe a mancare forza lavoro.

La manovra contestata

Chi contestò apertamente questa scelta di assumere fu l’europarlamentare indipendente Francesca Donato: “Non solo si è ignorato l’ultimo allarme della Corte dei Conti sulla ‘bomba partecipate’ sui conti della Regione, ma invece di pensare a una legge di bilancio che tenga conto delle difficoltà di famiglie e imprese provate dalla pandemia e ora dalla crisi internazionale determinata dal conflitto in Ucraina, si vuole proporre un piano dal chiaro sapore clientelare-elettorale”.

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