Non c’è ancora una intesa sul seguito del percorso della finanziaria in aula. “La mia proposta è quella di esaminare l’articolo 52 e domani l’articolo 2, in modo che dopo da avere approvato i pilastri ‘economici’ della legge finanziaria, tutti gli altri articoli del testo che fino ad ora non sono stati esaminati potranno essere discussi in aula dalla prossima settimana ma in un altro disegno di legge”ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè alla ripresa della seduta di ieri sera dopo le comunicazioni del presidente sul caso dati covid19 falsati, ma il PD si è subito dichiarato contrario a questa ipotesi. “Non c’è mai stato nessun accordo in questo senso – ha detto il capogruppo Giuseppe Lupo, intervenendo in aula – chiediamo di andare avanti ed esaminare gli articoli del testo, se c’è una proposta diversa da parte della presidenza, si convochi una conferenza dei capigruppo e si discuta lì”.
Nonostante l’attenzione si sia spostata altrove il clima sulla finanziaria resta complesso e la polemica altissima
Pochi ristori per le aziende colpite dalla pandemia
“I ristori previsti dalla Finanziaria sono sicuramente insufficienti, a volte al limite del ridicolo. Per questo abbiamo pressato perché le categorie economiche presenti nel testo della manovra di stabilità fossero inserite anche nell’ordine del giorno che impegnerà il governo a predisporre ulteriori ristori” attacca il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro.
“Sprecata l’occasione – afferma Di Caro – di destinare 100 milioni di euro per investimenti dei Comuni per micro interventi ma dalla grandissima importanza, su progetti cantierabili. Ci si dovrà accontentare di 32 milioni da utilizzare con procedure di avvisi pubblici per progetti esecutivi e cantierabili dell’entità massima di due milioni di euro”.
“Per il resto – conclude Di Caro – anche oggi è andato in scena il copione disastroso di questa finanziaria inutilmente corposa e che servirà a ben poco. Si poteva fare un lavoro snello e nettamente più proficuo e invece siamo ancora in aula, quando si poteva finire in un paio di giorni”.
Aiuti per ristorazione, abbigliamento e wedding
“Tra i settori che hanno subito la maggiore contrazione del fatturato in questo lungo anno di pandemia ci sono ovviamente quelli del settore della ristorazione, dei matrimoni e dell’abbigliamento. Per questa ragione siamo riusciti ad ottenere dal governo regionale lo stanziamento di ristori per queste categorie” dice, però, insieme aValentina Zafarana a proposito dell’approvazione della norma a firma M5S in legge di stabilità regionale che prevede un impegno del governo regionale a liquidare ristori per le aziende dei settori della ristorazione, del wedding, delle cerimonie e della moda. “Già a partire dal 2020 – spiegano i deputati – abbiamo incontrato tutte le categorie e abbiamo più volte incalzato il governo regionale ad intervenire integrando le somme già erogate dal governo nazionale attraverso fondi di bilancio regionale. Nello specifico avevamo chiesto 10 milioni di euro. Oggi dopo quasi un anno di richieste abbiamo ottenuto l’approvazione delle nostre richieste, con uno stanziamento su fondi Poc che, però, non ci soddisfa perché si tratta di risorse europee che saranno frutto di una riprogrammazione. Dunque, già al termine della manovra finanziaria, ci metteremo a lavoro per negoziare ulteriori impegni per le imprese, e spingere il Governo ad erogare materialmente questi ristori nel più breve tempo possibile” – concludono Di Caro e Zafarana.
Un fondo per gli stagionali
“Un fondo di 10 milioni per il sostegno ai lavoratori stagionali colpiti dalla crisi economica legata al Covid, è stato istituito nell’ambito della finanziaria regionale con un emendamento proposto da Danilo Lo Giudice di Sicilia Vera.
“Un provvedimento – sottolinea il deputato Messinese – che permetterà a migliaia di lavoratori e famiglie siciliane di avere un piccolo aiuto a compensazione delle gravi perdite subite a causa delle restrizioni per il Covid.”
“Sono tantissimi – sottolinea Lo Giudice – i lavoratori che in Sicilia in alcuni settori strategici ma fortemente legati alla stagionalizzazione, hanno subito un danno gravissimo, a volte perdendo in pochi mesi il reddito dell’intero anno.
Adesso avranno diritto ad un contributo una tantum che contribuirà a ridurre i disagi e, auspichiamo, a facilitare la ripresa”.
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