L’Ars sta discutendo la legge di stabilità, con un focus particolare sulla destinazione di 80 milioni di euro per emendamenti parlamentari. Il meccanismo prevede la creazione di un maxiemendamento, curato dal presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, che raccoglierà le proposte di modifica. Dei fondi stanziati, 20 milioni saranno gestiti direttamente da Galvagno e dal presidente della commissione Bilancio Dario Daidone. I restanti 60 milioni saranno ripartiti tra maggioranza (70%) e opposizione (30%). Ciò si traduce in circa un milione di euro per ciascun deputato di maggioranza e 700 mila euro per ciascun parlamentare di opposizione. Una vera e propria spartizione delle risorse da portare nei territori din riferimento
Nuove modalità di finanziamento
A differenza degli anni precedenti, i finanziamenti non saranno destinati direttamente ad associazioni e piccoli enti privati, ma saranno erogati ai Comuni, che avranno la responsabilità di gestire la distribuzione dei fondi per eventi e iniziative locali. Questo cambiamento di strategia mira a garantire maggiore controllo sull’utilizzo dei fondi pubblici. È probabile che vengano presentati due maxiemendamenti: uno dedicato a temi precedentemente accantonati in commissione Bilancio, come il fondo per le devianze giovanili, il sostegno alle Ato idriche, i finanziamenti per le giovani coppie e per la manutenzione degli edifici popolari; l’altro focalizzato su interventi territoriali come strade, chiese e stadi, con fondi destinati principalmente a Comuni e Liberi Consorzi.
Dibattito tra i partiti
L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino ha incontrato i deputati di Forza Italia per discutere le proposte di modifica, e sembra che un accordo di massima sia stato raggiunto. Tuttavia, il Partito Democratico è diviso sull’adesione al maxiemendamento. Mentre la segreteria regionale spinge per emendamenti di carattere generale, alcuni deputati valutano la partecipazione al maxiemendamento parlamentare. Il capogruppo del PD, Michele Catanzaro, ha dichiarato che il partito non parteciperà a nessun maxiemendamento, preferendo presentare proprie proposte. Maz non tutti i deputati del suo schieramento sembrano seguire queste indicazioni tanto che si parla già di un doppio maxiemendamento.
Il M5S chiede trasparenza
Il Movimento 5 Stelle, guidato da Nuccio Di Paola, ha chiesto trasparenza nel processo, suggerendo che tutti gli emendamenti siano pubblicati sul sito dell’ARS. Di Paola ha sottolineato l’importanza che ogni deputato si assuma la responsabilità delle proprie proposte, rifiutando norme introdotte all’ultimo momento. Il capogruppo della DC, Carmelo Pace, auspica invece una condivisione tra maggioranza e opposizione, sottolineando l’importanza di una collaborazione per il bene comune della Sicilia.
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