• “No alle mani in tasca ai pensionati della Regione
  • Il no dei deputati regionali Figuccia e Ragusa
  • In Commissione Affari Istituzionali lo stop

A pagare il prezzo dei nuovi tagli della Finanziaria regionale dovrebbero essere i pensionati della Regione per i quali si presenta un contributo di solidarietà per le pensioni superiori a 1546 euro. Scatta però il no di alcuni deputati. 

No alle mani in tasta ai pensionati

“Durante la discussione in commissione Affari Istituzionali, abbiamo sostenuto l’importanza di un provvedimento che impedisse di mettere le mani nelle tasche dei pensionati della Regione”. A dichiararlo in una nota congiunta sono i parlamentari regionali della Lega Vincenzo Figuccia e Orazio Ragusa. “Adesso – proseguono – nell’attesa che il testo esitato dalla Commissione bilancio approdi in aula, ribadiamo e rilanciamo questa nostra posizione, ritenendo che quello pensionistico sia un diritto legittimo che non può essere in alcun modo offeso e scardinato da provvedimenti incostituzionali. Per questa ragione – concludono – in aula ci batteremo per impedire questo scempio che continua a serpeggiare nel testo della manovra”.

Il piano della Regione

Il contributo sarà progressivo e verrà trattenuto alla fonte. Di fatto si tratta di un taglio che nella media andrà dalle 20 alle 50 euro ma che arriverà fino quasi a 80 euro per le pensioni superiori ai 5000 euro al mese. In percentuale il contributo di solidarietà andrà dallo 0,25% fino all’1,5%.  Il provvedimento ha subito in Commissione Affari Istituzionali lo stop. La commissione, infatti, ha bocciato la proposta del governo Musumeci di procedere al taglio degli emolumenti previdenziali dei dipendenti del comparto regionale.