Nella giornata del 25 settembre, i lavoratori della Fincantieri si sono visti accreditare in busta paga la somma mancante relativa all’integrazione della cassa integrazione fino al raggiungimento dellintera retribuzione.
Si mette così la parola fine sul contenzioso tra Fiom e Fincantieri dopo una battaglia durata 10 anni per riconoscere ai lavoratori il diritto a ricevere l’intera retribuzione.
Riavvolgiamo il nastro. Nel 2010, la Fiom, unitamente alle altre organizzazioni sindacali di categoria, non firmarono la cassa integrazione non ritenendo valide le ragioni dell’azienda visti i cantieri attivi presenti in quel momento. La Fiom iniziò una lunga battaglia, che dopo dieci anni ne riconosce le ragioni. Infatti, dopo la mancata firma dell’accordo in Confindustria, le commissioni Inos, previste dalle legge di allora, respinsero la richiesta di Fincantieri. La Fiom di Palermo, con il suo ufficio vertenze, nel frattempo aveva messo in mora l’azienda a tutela dei propri iscritti posti in cassa integrazione.
Dopo quasi dieci anni di contenzioso tra l’azienda e l’Inps, il Tar Sicilia ha respinto in via definitiva la richiesta di cassa integrazione che Fincantieri avanzò nel 2010 per 13 settimane. “È per noi una grande vittoria, dopo 10 anni vediamo affermate le ragioni che sostenemmo e che ci portarono a non firmare la cassa e oggi i lavoratori hanno avuto riconosciuto il risultato concreto della nostra battaglia. – dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti della Fiom di Palermo- In quegli anni era a rischio la sopravvivenza del cantiere stesso e il sindacato si oppose a qualunque scelta che poteva penalizzare lo stabilimento e i lavoratori di Fincantieri e dell’indotto. A difesa dello stabilimento si fecero centinaia di ore di scioperi.”
In anni recenti lo stabilimento palermitano ha più volte rischiato il patibolo a causa della mancanza di commesse che ha spinto i lavoratori a invocare il sostegno dell’amministrazione comunale.
Oggi la situazione lavorativa è cambiata. Attualmente sono in corso lavori di allungamento di tre navi da crociera della Windstar e il cantiere palermitano è in pole position per l’affidamento dei lavori di allungamento della crociera Msc Magnifica. Il peggio è passato e nuovi cicli di cassa integrazione sembrano essere scongiurati da una prospettiva di maggiore stabilità, anche se non mancano nodi da sciogliere relativi agli investimenti strutturali.
“Anche se oggi stiamo vivendo una stagione diversa da quella di allora – ammettono Bondi e Foti – per noi rimane ancora aperta la questione degli investimenti strutturali, che le istituzioni devono concretizzare, e la costruzione di navi intere. La Fiom continuerà il suo impegno quotidiano a tutela dei lavoratori e del futuro del più grande complesso industriale di Palermo”.
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