Sospensione dal movimento per l’attivista Samanta Busalacchi e per i deputati Claudia Mannino, Giulia Di Vita e Riccardo Nuti quest’ultimo ex candidato sindaco di Palermo in occasione delle elezioni comunali del 2012. Lo ha deciso il collegio dei probi viri del Movimento 5 stelle dopo che i quattro sospesi hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere ai magistrati che indagano sulla firma false apposte sotto la scheda di presentazione della liste proprio in occasione delle amministrative 2012.

A far scattare il deferimento è stata la mancata auto sospensione che Grillo aveva chiesto a tutti gli indagati mentre la decisione è stata presa a tutela dell’immagine del movimento proprio in virtù della scelta di non rispondere ai magistrati anche se i probi viri precisano che ogni ulteriore provvedimento sarà assunto solo dopo aver appreso i risultati dell’indagine della magistratura e dopo aver ascoltato attivisti e deputati sospesi. Sul blog di grillo piovono commenti alla decisione per lo più di apprezzamento ma c’è anche chi chiede maggiore tutela per iscritti e attivisti e chi, invece, invoca una espulsione immediata.

Intanto prosegue l’inchiesta che vede 13 persone iscritte nel registro degli indagati. Oltre i 4 sospesi dai probi viri ci sono due auto sospesi che collaborano con la magistratura i deputati Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, ma fra gli indagati ci sono anche i mariti di due deputati, la Mannino e Loredana Lupo, il testimone originale della vicenda Vincenzo Pintagro, il cancelliere che ha registrato la lista e altri tre attivisti