Sono rientrati alla Fondazione Mandralisca, dopo un lungo periodo di restauro presso il Centro Regionale per il Restauro, due importanti dipinti. Il “Salvator Mundi”, di autore ignoto della collezione Cirincione, e la “Natura morta con uccelli”, bifacciale attribuito a Osnago della collezione Mandralisca.

Il rientro con scorta armata

Ad accompagnare le opere sono state Antonella Tumminello, che ha coordinato il restauro, e Serena Cimino, restauratrice del primo dipinto, accolte dal conservatore del museo Vincenzo Cirincione, e dall’assessore alla Cultura con delega alla Fondazione Mandralisca del Comune di Cefalù, Antonio Franco. La scorta armata per le opere è stata assicurata dal comandante della locale polizia municipale, Giuseppe Casalicchio.

Le tante preoccupazione attorno al museo

Nei mesi scorsi sul Mandralisca errano aleggiata altre nubi nere che però furono subito allontanate con delle nette smentite dal’amministrazione comunale. Per lungo tempo la struttura ha sempre vissuto delle difficoltà finanziarie che oggi si sono superate anche grazie all’impegno profuso, nel tempo, da tutti i componenti del Cda della fondazione, guidata da Antonio Purpura, dal sostegno fornito dal Comune e dalla Regione. In questo modo è stato possibile garantire il regolare pagamento degli stipendi, colmando un enorme divario che era giunto ad annoverare, al momento dell’insediamento, circa un anno e mezzo di mensilità arretrate.

Il biglietto unico

Inoltre con l’avvio della stagione turistica 2022 è ripresa a pieno regime l’attività del biglietto unico Sibac (Sistema integrato dei beni ambientali e culturali del Comune di Cefalù), che garantisce alla fondazione un incasso pari al 40% dei biglietti venduti per l’accesso ai siti culturali facenti parte del sistema. Un modo chiaramente per provare a far fare flusso finanziario nelle casse dell’ente.

Il contributo dell’Ars

La fondazione ogni anno riceve dall’Ars un importante contributo erogato in suo favore che, ai sensi della legge regionale numero 51 del 1995 è annoverata tra le quattro istituzioni culturali di diritto privato più importanti della Sicilia.

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