“I toni trionfalistici del presidente Crocetta sulla chiusura del programma operativo Po Fesr 2007-2013 ci fanno rimanere a dir poco basiti. Crocetta e la sua giunta festeggiano per una autocertificazione, non per un dato di fatto. Altro che vittoria, la Sicilia potrebbe perdere 500 milioni di euro nella migliore delle ipotesi”. L’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao insieme al collega all’Ars Giancarlo Cancelleri commentano così lo stato dell’arte della imminente chiusura della programmazione del fondo europeo Fesr. 2007-2013.
“Crocetta festeggia ancor prima di sapere quale sarà la risposta della Commissione Europea” spiegano Corrao e Cancelleri. Attualmente dai dati di certificazione aggiornati risulta che la Regione Siciliana su una spesa di 4,350 mld di euro abbia certificato il 96%, perdendo, secondo la loro autocertificazione, 200 milioni di euro. “A noi risulta però – sottolineano i due esponenti M5S – che la certificazione fino a pochi giorni fa si attestasse ad un dato drammatico che superava di poco i 3,8 mld di euro, lasciando presagire una perdita sicura di quasi mezzo miliardo di euro”. Corrao e Cancelleri spiegano con un parallelismo di natura scolastica il rapporto tra la Regione Siciliana e la Commissione Europea.
“È come se – dicono i due parlamentari – uno studente fino a 10 minuti prima di consegnare un compito d’esame avesse davanti a sé solo un foglio pieno di sarabocchi, per poi consegnare miracolosamente, al suono della campanella, un compito completo. Lo stesso ha fatto la Regione: ha sonnechciato per anni sui banchi delle verifiche di spese di avanzamento della spesa e di certificazione (infatti a fine dicembre 2016 la cifra da certificare era oltre gli 800 milioni di euro su una spesa di 4,350 mld), salvo agli ultimi minuti esibirsi in una prodigiosa accelerata prima del suono della campanella di Bruxelles”.
“Come avrà fatto la Regione siciliana a completare un compito che fino a 5 minuti prima era solo uno scarabocchio? Con quali progetti la Regione ha certificato centinaia di milioni di euro di fondi UE?”, si chiedono di due portavoce M5S. Mistero. Non solo – dicono Corrao e Cancelleri – l’alunno-Regione ha esultato per festeggiare la promozione prima della verifica del compito, nonostante la professoressa che ha ritirato le prove d’esame abbia notato già il mancato rispetto di alcune regole di grammatica e ortografia: il regolamento e le piste di controllo che guidano la certificazione della spesa UE richiedono, prima di certificare, la visita e il controllo in loco, ove si trova il progetto finanziato, ma la Regione siciliana certifica tutto basandosi solo su auto-dichiarazioni di completamento e funzionamento dei progetti finanziati)”.
“Ma le brutte notizie – concludono i due deputati – potrebbero non finire qui, perché oltre alla perdita che autodichiarerà Crocetta, bisogna sempre tenere presente le sicure contestazioni da parte della Commissione europea, per esempio l’abuso dei progetti retrospettivi e il finanziamento di progetti irregolari. I danni per il bilancio regionale potrebbero aggravarsi con la decertificazione da parte della Commissione. Ipotesi non remota, anzi ricorrente se consideriamo che ad oggi il contenzioso per le risorse del periodo 2000/2006 è ancora in corso”.
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