“L’interlocuzione avuta oggi a Roma con il presidente Nello Musumeci e i tecnici della Regione Siciliana mi porta a dire che sono stati compiuti dei significativi passi in avanti rispetto ad alcuni mesi fa”.

Così il ministro per il Sud Barbara Lezzi al termine del tavolo tecnico con la delegazione della Regione siciliana guidata dal Presidente Nello Musumeci. Il Ministro, che ha disdetto l’appuntamento con la stampa, tira il bilancio in un succinto comunicato.

“Tutto questo è stato reso possibile anche dal patto di cooperazione rafforzata siglato alla fine di giugno con Regione, Agenzia per la Coesione territoriale e commissario europeo per le Politiche regionali”.

Il Ministro non nega che ci suano ancora rischi di disimpegno e duqnue di perdere fondi per la Sicilia “Restano certamente alcuni nodi da sciogliere  -dice – e da qui al 31 dicembre il tempo a disposizione è poco, per cui è necessario continuare a lavorare a testa bassa, compiendo il masssimo sforzo: su questo aspetto con la Regione c’è pieno accordo. Al contempo, rilevo che alcune cifre rispetto al rischio di disimpegno che sono circolate in questi giorni sono certamente superiori rispetto al reale stato dell’arte”.

“Se penso che al mio insediamento alla guida della Regione abbiamo trovato appena sei milioni di euro di spesa certificata sui fondi europei, mi viene facile dire che in questi pochi mesi sono stati compiuti passi da gigante” dice
il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“I dipartimenti – continua – stanno lavorando con impegno, in questa corsa contro il tempo. Lo so: diventa impensabile fare in dieci mesi quello che non è stato fatto in tre anni. Ma ci stiamo provando, e di questo sforzo ci hanno dato atto tanto il ministro Lezzi, quanto il direttore del Comitato Antonio Caponnetto, e la stessa Commissione di Bruxelles. Al di là della scadenza di dicembre, sulla quale rimango prudentemente fiducioso, rimane l’impegnativo lavoro da continuare nei mesi successivi. Accelerare la spesa pubblica e puntare sugli investimenti significa avere uffici regionali con più risorse umane, motivate e qualificate, e qualche innesto di nuove energie. Chi si oppone a questi obiettivi lavora contro la crescita della nostra Regione”.

Il Ministro interviene, poi, durante il quetion tima alla Canmera su un’altra polemica relativa ai fondi per il Sud e in particolare sulla presunta promessa di uno stanziamento di 100 miliardi “Non ho mai detto che ci siano pronti 100 miliardi per il Sud: se è stato scritto da organi di stampa è evidentemente una notizia falsa. Quello che il nostro governo ha intenzione di fare per il Mezzogiorno d’Italia è finalmente attuare degli investimenti nella quota ordinaria, quella nazionale, che sia pari almeno al 34%, quota che noi abbiamo fissato perché il 34% è la popolazione che risiede nel Mezzogiorno d’Italia”.

“Per le misure straordinarie ci sono i fondi strutturali europei, i quali debbono tornare ad essere dei fondi addizionali rispetto alla quota ordinaria, mentre purtroppo nel corso degli anni sono diventati fondamentalmente sostitutivi della quota ordinaria.

Intendiamo armonizzare gli interventi, con il concerto delle Regioni, partendo dalla priorità che tutte le risorse devono rimanere nei territori: tutto il resto sono menzogne. Per questo già da qualche settimana ho inoltrato alla Commissione europea uno specifico emendamento in cui si fissa nella riprogrammazione la priorità per i territori a cui competono quelle risorse, e questo per noi è un concetto assolutamente insuperabile. Con l’armonizzazione che farò di concerto, e che ho già iniziato a fare, con tutte le Regioni d’Italia, cercherò di ottenere una programmazione efficace ed efficiente, che sino ad ora, visti i risultati, non si è ottenuta”.