“Al fine di garantire il riconoscimento dei costi del personale della Formazione professionale, riteniamo debba essere fatta chiarezza sulla circolare 9 dell’assessorato regionale al ramo, che prevede l’erogazione delle corsualità in modalità didattica a distanza, ma la sospensione di quelle relative a tutte le attività che comportano uscite esterne alla sede corsuale. Sarebbero pertanto escluse le eventuali attività accessorie non rientranti nel percorso di didattica frontale”.
A ribadirlo sono Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua Sicilia, dopo l’audizione dell’assessore regionale al ramo, Lagalla presso la V Commissione dell’ARS, a cui i sindacati hanno partecipato insieme alle associazioni datoriali, elencando tutte le priorità per il settore in questo difficile momento.
“Siamo convinti che la Formazione professionale eroghi attività volte allo sviluppo di competenze pratiche, oltre che di conoscenze, e che quindi i giovani frequentanti tali percorsi debbano acquisire le dovute abilità operative che possano consentire loro l’accesso al mondo del lavoro; abbiamo chiesto, pertanto, il rinvio di tali ore (stage e laboratorio) per consentire agli allievi di svolgere la pratica sul posto di lavoro e non su attività a distanza. L’assessore si è assunto l’impegno di chiarire le modalità di svolgimento di queste attività con una nuova circolare più dettagliata e specifica, ancora ad oggi non pervenuta”, commentano e spiegano i segretari regionali Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua Sicilia, Adriano Rizza, Francesca Bellia, Claudio Parasporo, insieme ai responsabili della Formazione dei tre sindacati, rispettivamente Rocco Vitale, Giovanni Migliore, Antonino Panzica.
”Abbiamo chiesto e ottenuto il rinvio per la registrazione all’albo prevista dalla nuova legge di riforma della Formazione Professionale in Sicilia per la metà del prossimo mese al fine di potere consentire agli operatori che hanno necessità di mobilitarsi per la compilazione dell’istanza”.
Per quanto riguarda la richiesta di ammortizzatori sulla Formazione Professionale nell’isola, i sindacati hanno evidenziato di avere attivato ad oggi tavoli con 85 enti per l’accesso di 2.087 al FIS (Fondo di integrazione salariale, ndr) e 75 alla CIG in Deroga.
“Per questo abbiamo chiesto che la Regione destini le risorse adeguate al fine di potere finanziare l’apposito fondo di garanzia per il settore della Formazione professionale per integrare il reddito di tutti i lavoratori del settore collocati in ammortizzatori”.
Inoltre, spiegano poi “considerato che, in attesa della definizione del nuovo albo, parecchi operatori non hanno lavoro, chiediamo di prevedere uno straordinario intervento complementare per i lavoratori ad oggi iscritti all’albo”.
L’assessore Lagalla e la Dirigente Generale Valenti hanno comunicato di aver avviato una serie di atti per liquidare con procedure celeri e semplificate i dovuti finanziamenti, per l’erogazione delle spettanze arretrate con particolare riferimento al secondo acconto dell’Avviso 2 e delle linee più recenti degli IeFP oltre agli ulteriori arretrati nonché il primo e secondo anno dell’Avviso 28.
L’Assessorato sta accelerando le procedure per erogare le somme integrative relative al Fondo di Garanzia per gli anni 2012, 2014 e 2015 che ammontano a circa 15 milioni di euro somme che verranno reperite dai 50 milioni già destinati all’esodo previa delibera da parte del CIPE, al fine di garantire ai circa 2.000 aventi diritto, un minimo di risorse economiche, visto il particolare momento di crisi.
Per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione e di assistenza per gli iscritti all’albo, che l’assessorato sta concordando al tavolo con il Ministero del Lavoro, (per cui sono previsti 50 milioni di euro) al momento rimarranno disponibili 35 milioni di euro, nelle more che l’assessorato rimpingui le somme prelevate, per avviare di incentivo all’esodo.
In merito all’albo dei formatori intervengono con una dura nota i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola e Roberta Schillaci che contestano la scelta dell’assessore regionale alla formazione Lagalla di voler prorogare i termini per la chiusura dell’albo.
“Pare – dichiarano – che esista un disegno specifico secondo il quale ogni ambito di competenza del governo Regionale debba necessariamente andare a scatafascio. Con un avviso l’assessore regionale Lagalla proroga oltre il 20 aprile per l’aggiornamento dell’albo dei formatori, una scelta che rappresenta un vero disastro che va assolutamente scongiurato”.
“Musumeci e i suoi assessori – spiegano Di Paola e Schillaci – si stanno assumendo la responsabilità di rinviare tutto questo. Ma a chi giova? Sicuramente non ai formatori che vivono periodi di forte difficoltà. C’è una platea di circa duemila persone rimasta ai margini. Chiudere l’aggiornamento entro il 20 aprile ci aiuterebbe a individuarla e a predisporre un focus sulle competenze disponibili. Abbiamo bisogno di certezze. Alcuni formatori, che magari si approssimano ai 63-64 anni, possono essere accompagnati con specifici strumenti, verso la pensione. Gli altri, invece, potrebbero essere indirizzati nei centri per l’Impiego, a ricoprire l’incarico di navigator, o nei percorsi di digitalizzazione attivati dalla Regione. Oppure, come avviene in altre parti d’Italia, la loro esperienza potrebbe fare punteggio per alcuni concorsi come quello del personale Ata. Sicuramente il rinvio della stesura dell’albo è l’ennesimo colpo basso verso una platea di lavoratori che da troppi anni non riesce a programmare la propria vita essendo subordinati – concludono Di Paola e Schillaci – solo agli umori della politica”.
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