Far ripartire la formazione professionale con la didattica a distanza. È questo l’appello delle organizzazioni datoriali sulla formazione professionale lanciato all’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla.
L’8 aprile i rappresentanti delle associazioni hanno incontrato Lagalla in videoconferenza. Il 14 aprile seguente hanno partecipato all’audizione della V commissione permanente all’ARS convocata dal presidente Luca Sammartino. La ripartenza delle attività didattico formative in modalità a distanza è stato il tema principale.
Associazioni e sindacati, in particolare, hanno chiesto disposizioni che tengano conto delle diversità esistenti tra i percorsi della formazione professionale. Quelli rivolti agli adulti necessiterebbero di “regole più snelle analoghe a quelle già adottate in ambito nazionale per il sistema scolastico, introducendo modalità asincrone (differite) in una quota significativa e a completamento di quelle sincrone (dirette) già autorizzate, con la possibilità di svolgere le attività pratiche tramite il project work, lo smart working e l’impresa formativa simulata, ovvero permettendo, ove occorra, di concludere l’anno in corso con un maggior numero di ore di teoria per recuperare l’anno successivo quelle appunto di pratica”.
Norme certe, esaustive e che consentano agli allievi di completare tutte le ore dell’anno in corso. È questo che chiedono le organizzazioni. “Abbiamo chiesto di avvantaggiare urgentemente le famiglie dei nostri allievi tramite la stipula di convenzioni con i gestori di telefonia per il collegamento dati e per dotarli di dispositivi informatici che consentano loro di seguire le lezioni a distanza, essendo questo un punto di forte criticità rilevata dagli enti. Per quanto attiene agli esami di qualifica finale, abbiamo chiesto l’individuazione di procedure, in modalità a distanza, già previste nella scuola pubblica.
Le organizzazioni datoriali si sono rivolti all’Ars affinché vengano adottati tutti gli atti di programmazione necessari e sufficienti, e venga assicurata la relativa copertura finanziaria nella prossima sessione di bilancio, per porre in sicurezza un servizio così vitale ed essenziale per il popolo siciliano, per tutelare e garantire l’inalienabile diritto allo studio dei cittadini.
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