Continua la campagna acquisti di Forza Italia che sembra destinata a portare gli azzurri all’Ars verso quota 16 deputati. Un numero che forse non raggiungerà anche se il partito aspira a diventare il gruppo più numeroso a Palazzo dei Normanni anche in vista delle prossime consultazioni elettorali. Così ecco che arriva un’altra adesione, quella di Luisa Lantieri, ex assessore regionale durante il governo Crocetta ma anche ex segretaria personale dell’allora presidente della Regione Totò Cuffaro. La Lantieri aveva già lasciato il Pd al quale aveva aderito in epoca recente (precedente alla nascita di questa legislatura comunque) proveniente da un esperienza di centro, per aderire a Ora Sicilia insieme a Daniela Ternullo, Luigi Genovese e Totà Lentini. “Dopo l’adesione delle onorevoli La Rocca Ruvolo e Caronia anticipata da BlogSicilia ed ufficializzata 48 ore dopo, adesso l’ingresso in Forza Italia di Lantieri rappresenta un valore aggiunto al gruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale che assume maggiore centralità all’interno del quadro politico regionale”, dice il vice coordinatore regionale azzurro, Riccardo Gallo.
L’arrivo di Luisa Lantieri segue quello di Daniela Ternullo adesione della quale, anche in questo caso, BlogSicilia ha già dato conto ed anticipazione. Entrambe le adesioni saranno ufficializzate nella giornata di martedì’ con una apposita conferenza stampa “L’adesione delle onorevoli Lantieri e Ternullo al partito rende lo stesso partito e il gruppo parlamentare più carico di entusiasmo e, soprattutto, lo rende ancora più determinante e incisivo nell’ambito della politica regionale e nelle scelte amministrative. A loro buon e proficuo lavoro”, conclude Gallo.
Le adesioni non riguardano solo i deputati regionali. L’ormai neo forzista Ternullo, candidata nel 2017 nella lista dei Popolari ed autonomisti, è entrata in Parlamento nel maggio scorso, dopo la sospensione di Pippo Gennuso, costretto a cedere il seggio all’Ars per effetto della legge Severino, scattata dopo il suo patteggiamento per traffico di influenze al Tribunale di Roma, in relazione al caso di corruzione dell’ex presidente del Cga di Palermo, Raffaele De Lipsis.
Nel territorio Siracusano Daniela Ternullo è strettamente legata a Pippo Gennuso, eletto nella lista dei Popolari ed autonomisti, con cui Forza Italia intende siglare un accordo in vista delle elezioni amministrative in due importanti Comuni del Siracusano, Pachino e Noto, nella zona sud, il terreno di caccia del parlamentare sospeso.
L’intesa tra Forza Italia e Gennuso avrebbe anche come obiettivo frenare le ambizioni del sindaco di Avola, Luca Cannata, console di Fratelli d’Italia in questa zona della Sicilia, che su Pachino e Noto avrebbe messo più di un occhio. Ma questo patto potrebbe indebolire la posizione, dentro Forza Italia, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera: uno dei segnali sarebbe il cambio del commissario comunale di Forza Italia di Pachino. Alessandro Runza, vicino a Bandiera, è stato sostituito da Corrado Quartarone, fedelissimo di Gennuso.
Ma l’indebolimento di Bandiera apre anche un altro scenario a livello regionale del quale si parla ormai da oltre un anno.
Ma andiamo per ordine sul fronte regionale. Con le due nuove adesioni Forza Italia arriverebbe a 14 deputati consolidando la propria posizione di secondo partito a Palazzo dopo i 5 stelle rimasti in 15 dopo l’addio dei 5 andati a fondare Attiva Sicilia. Nella maggioranza gli azzurri sono certamente il gruppo più numeroso. Ma nonostante ciò Miccichè non intende chiedere il rimpasto a Musumeci anche se è cosciente che un rimpasto significherebbe certamete un assessore in più. Ma il presidente dell’Ars e Commissario azzurro sa che la maggioranza attualmente è in fibrillazione e un rimpasto rischierebbe di far scattare il tutti contro tutti.
Quel che Miccichè deve fare per mantenere tranquilla la base è sostituire due assessori per far entrare altrettanti rappresentanti dei territori di rimasti fuori dalla giunta: Trapani e Agrigento. L’indebolimento di Bandiera potrebbe permettergli di chiederne la sostituzione. L’altro assessore al quale potrebbe essere chiesto di fare spazio è Bernadette Grasso. Ma forse prima di avanzare questa richiesta ben sapendo che Musumeci è propenso a fare le sostituzioni se un partito glielo chiede come ‘staffetta’ al proprio interno ma non aprirebbe al rimpasto e dunque al cambio degli equilibri fra i partiti, Miccichè aspetterà di capire se c’è ancora margine per ulteriori adesioni e soprattutto di mettere d’accordo gli aspiranti assessori sulle deleghe visto che allo stato dell’arte tutti vorrebbero l’agricoltura.
Commenta con Facebook