Ancora un tutto esaurito nella replica di sabato al Politeama Garibaldi del concerto di Paolo Fresu accompagnato anche dal bandoneista marchigiano Daniele di Bonaventura con la direzione del maestro Alberto Martini. Un appuntamento speciale per il cartellone 23/24 del cartellone dell’Orchestra sinfonica siciliana con uno spettacolo “From Bach to Jazz” che è stato prodotto dalla sovrintendenza della Foss.

La scommessa vinta di Peria

Una scommessa lanciata dal Sovrintendente Andrea Peria Giaconia che ha voluto così “allargare” il pubblico degli abbonati. “Ho fortemente voluto connotare la stagione concertistica con questi appuntamenti inseriti negli eventi speciali”, ha commentato Peria, “che hanno ricevuto il gradimento dei nostri abbonati registrando anche la presenza di un nuovo pubblico che si è avvicinato al nostro Politeama Garibaldi”. La tromba di Fresu, infatti, ha richiamato un pubblico eterogeneo. Oltre ai tradizionali abbonati presenti in sala diversi giovani appassionati di jazz e numerosi turisti presenti a Palermo in vista del ponte del 25 aprile.

L’esibizione di Ceccherini

Sul podio il direttore Tito Ceccherini che ha diretto la scorsa settimana i professori d’orchestra dell’Orchestra sinfonica siciliana che sono stati affiancati da Michele Marelli, virtuoso del corno bassetto e uno dei solisti di musica contemporanea più acclamati della sua generazione. Saranno eseguiti due degli ultimi brani composti da Wolfgang Amadeus Mozart “La clemenza di Tito”, Ouverture KV 621 e “Il Concerto in la maggiore per clarinetto di bassetto e orchestra” KV 622 (in prima esecuzione a Palermo) e la “Sinfonia n. 2 in do maggiore” op. 61 di Robert Alexander Schumann.

Michele Marelli (Alessandria, 1978), diplomato in clarinetto con 10 e lode presso il Conservatorio di Alessandria, laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Torino, diplomato in Musica Elettronica presso il Conservatorio di Latina, si è perfezionato in Inghilterra con Alan Hacker, in Germania con Suzanne Stephens e in Francia con Alain Damiens.

Internazionalmente acclamato come un virtuoso del corno di bassetto e come uno dei migliori solisti di musica contemporanea della sua generazione, nel 2014 è stato insignito del prestigioso riconoscimento “Una vita nella musica” (sezione giovani) conferito dal Teatro La Fenice di Venezia ed è vincitore di sei edizioni del Premio della Stockhausen Foundation, del Premio Valentino Bucchi di Roma, del Primo Premio assoluto al Concorso Penderecki di Cracovia, del Master dei Talenti Musicali della Fondazione CRT, dell’Honorary Logos Award in Belgio. Fondamentale per la sua formazione è stato, a 18 anni, l’incontro con Karlheinz Stockhausen, con il quale per oltre un decennio ha instaurato un profondo rapporto artistico: scelto dal Maestro come solista del suo Ensemble, ha interpretato prime esecuzioni assolute sotto la sua direzione e inciso tre CD. E’ direttore artistico della Biennale Koper, Festival Internazionale di Musica Contemporanea in Slovenia. E’ attualmente ricercatore presso la Universitàt der Kùnste di Berlino.

Chi è Ceccherini

Il direttore d’orchestra italiano Tito Ceccherini si è fatto un nome soprattutto con le interpretazioni di opere del XX secolo e del repertorio contemporaneo. E’ fondatore dell’Ensemble Risognanze, con il quale esegue capolavori del repertorio cameristico da Debussy ad oggi, documentati in diversi CD. La sua vasta discografia include registrazioni con Sony, Kairos, Col legno e Stradivarius, che sono stati premiati con il Diapason d’or, il Midem Classical Award e il Choc du Monde de la Musique, tra gli altri. Nato a Milano, ha studiato pianoforte, composizione e direzione d’orchestra nella sua città natale
presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” prima di proseguire gli studi a San Pietroburgo (Russia), Stoccarda e Karlsruhe (Germania).