• È caos alla Foss dopo le dimissioni di tre consiglieri del cda
  • Le enormi spese per i concerti online ma visibilità quasi zero
  • La regione indaga e potrebbe inviare gli ispettori

Tanti soldi spesi per concerti a cui hanno assistito un piccolo numero di spettatori,super paghe e cachet di tutto rispetto. Tutto a fronte di visibilità ottenuta e pubblico prossimi allo zero. Queste le motivazioni che hanno portato a quello che si può definire un terremoto all’interno della Fondazione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. Tre consiglieri del Cda di sono dimessi e ora l’ente è a rischio commissariamento, per quanto riguarda le spese, da parte del collegio dei revisori. Intanto la Regione indaga: due le inchieste aperte, da Turismo e Bilancio. Possibile l’arrivo d’ispettori.

La guerra intestina alla Foss

All’interno della Foss ci sarebbe una guerra intestina tra i tre consiglieri dimissionari, Sonia Giacalone, Enrico Sanseverino e Giulio Pirrotta, e il sovrintendente Antonio Marcellino, che conta sul sostegno del presidente del Cda Maria Elena Volpes e dal vice, Marco Intravaia, segretario particolare di Musumeci.

Tanti soldi per poche decine di spettatori

Le spese che l’Orchestra sinfonica siciliana avrebbe fatto nel mese di gennaio ammonterebbero a otre 77 mila euro. Soldi spesi per realizzare 4 concerti in streaming. A ciò si aggiungono 11 mila euro per il supporto tecnico. Nel mese di febbraio la spesa sale a 93 mila euro per 4 concerti in programma. I costi del supporto per lo streaming superano i 27 mila euro. Le spese sarebbero state affidate, inoltre, senza alcun bando. Al costo per gli spettacoli però non corrisponderebbe la visibilità sperata. I concerti infatti raggiungono le 40 visualizzazioni in streaming, che arrivano a 600 quando vengono lasciati sul canale Youtube. La domanda è come viene affidata la distribuzione streaming dei contenuti. A hi ci si affida, come viene scelto e perchè?

Due inchieste della Regione

Insomma, un flop su cui adesso ruotano due inchieste della Regione. Palazzo d’Orleans starebbe anche valutando d’inviare ispettori dell’assessorato al Bilancio. Il presidente del collegio dei revisori, Angela Di Stefano, avrebbe anche richiamato all’ordine il sovrintendente Antonio Marcellino. Così il piano dei concerti si è arenato visto che il capitolo in bilancio (200 euro a quadrimestre) si sarebbe esaurito già a metà febbraio anche se il terzo concerto è andato in scena. La Foss piomba di nuovo nel caos.

“Alla Foss situazione esplosiva”

Il seguito alle notizie, non certo rassicuranti che arrivano dalla Fondazione, interviene la deputata del M5S all’Ars, Roberta Schillaci. “Concerti carissimi per pochi intimi, cda nella bufera, in parte dimissionario, un bilancio preventivo ancora da presentare e spese che andrebbero oltre quelle previste per chi amministra in dodicesimi: se non è il caos ci siamo molto vicini, la Regione non può indugiare oltre, mandi immediatamente gli ispettori all’Orchestra Sinfonica Siciliana”. Secondo Schillaci la situazione alla Foss “è esplosiva” e chiede l’intervento regionale, con invio di ispettori “per evitare di far cadere nel caos nuovamente l’ente, ma, soprattutto, per evitare in questo periodo di pandemia uno spreco di risorse o investimenti poco lungimiranti”.

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