Francesco Caratozzolo è il nuovo Presidente del Consiglio comunale di Termini Imerese e passa alla prima votazione utile. I lavori sono stati aperti dal consigliere comunale Anna Maria Chiara che aveva l’onere di guidare la fase dell’elezione forte del fatto che nel recente appuntamento elettorale è risultata la più votata a Termini Imerese. Serviva una maggioranza qualificata e Caratozzolo l’ha ottenuta forte del sostegno della pattuglia dei sei consiglieri comunali eletti nella sua coalizione a cui è andato ad aggiungersi il sostegno di altri tre consiglieri comunali eletti tra le file dell’opposizione.

“Mi è stata affidata una grande responsabilità. Con il prezioso contributo dei consiglieri comunali che hanno riposto la loro fiducia nel mio operato – ma anche di quanti hanno ritenuto di dover fare scelte diverse – è mia intenzione rendere un servizio per il bene della nostra comunità. Il consiglio comunale è il luogo deputato alle scelte strategiche e quindi, nel rispetto reciproco dei ruoli affidati dagli elettori, garantirò il confronto democratico, avviando una stagione verso la quale i cittadini di Termini Imerese, ripongono grandi aspettative”., questa la dichiarazione del neopresidente. Con analoga votazione – ben nove voti – è stata eletta alla carica di vicepresidente del Consiglio comunale, Licia Fullone (F.D.I.).

Quindi, nel rispetto del mandato ricevuto dalla consultazione elettorale, ben nove consiglieri comunali hanno tributato il loro consenso alla presidenza Caratozzolo per dar vita – sin da subito – ad un fronte comune delle opposizioni in grado di rappresentare al meglio le ragioni della maggioranza degli elettori termitani che hanno loro attribuito, seppur separatamente, circa 8.200 voti pari al 52% degli elettori. Anche gli altri 2 consiglieri comunali di opposizione, che hanno scelto la via del voto non utile, infatti, non hanno ritenuto di dover sostenere, in alcun modo, le indicazioni che venivano dal fronte P.D.-M5S sull’elezione della Presidenza del Consiglio comunale.
Questo fronte comune – che si fonda su valori cattolici, moderati, riformatori e liberali – che si è ritrovato oggi a sostenere l’elezione di Francesco Caratozzolo intende, in modo coeso e sinergico, contrapporsi all’amministrazione comunale che è venuta fuori dalle urne e che si regge su un precario accordo di potere sulla falsa riga di quello che tiene in vita il governo nazionale. Quel modello, premiato dagli elettori oltremodo, ha già mosso i primi passi di questa esperienza in modo incerto e con iniziative insufficienti.