Almeno 24 beccacce in un unico carniere. Il fatto è avvenuto nei pressi di un torrente Umbro ma il WWF sottolinea come un cacciatore ne potrebbe uccidere solo tre per un totale di 20 nell’intera stagione di caccia. Vi è poi una rarissima Oca collorosso uccisa in Puglia nel lago di Lesina, mentre altri cacciatori sono stati sorpresi appostati per la caccia al cinghiale all’interno della Riserva Naturale Bosco Rocconi gestita dal WWF (GR).

Sono solo gli ultimi esempi di caccia illegale che sembrano essersi scatenati, sottolineano gli ambientalisti, in coincidenza con l’ondata di freddo. Un periodo ove gli animali andrebbero maggiormente tutelati.

Il primo caso è stato scoperto grazie alla segnalazione di un attivista. Un carniere di beccacce decisamente sovrabbondante probabilmente derivante dai comportamenti anomali che questi uccelli assumono a causa del freddo e della neve; si concentrano, infatti, lungo i corsi d’acqua, cercando cibo in pieno giorno e allo scoperto anziché in bosco, dimora abituale.

L’oca collorosso, invece, è stata osservata da una fotografo naturalista. Sarebbe stata nella mani di un gruppo di cacciatori che si dirigevano verse le macchine. Si tratta di un uccello originario della Siberia; pochissimi esemplari raggiungono l’area mediterranea negli inverni più rigidi. La popolazione mondiale è stimata in soli 50.000 esemplari circa ed attualmente è uno degli anatidi più minacciati del pianeta.

I cacciatori nella Riserva Naturale, infine, sono stati denunciati mercoledì scorso. L’operazione ha avuto esito positivo anche grazie alla segnalazione di altri cacciatori locali, che non si sono riconosciuti nei loro colleghi. Nei giorni scorsi il WWF aveva più volte denunciato una situazione intollerabile, che mette a rischio anche l’incolumità delle famiglie in visita all’Oasi. Più di una volta infatti, i visitatori si sono trovati circondati da cinghiali feriti, rincorsi da mute di cani, con il rischio di essere travolti.

Il WWF chiede, in questa situazione di emergenza, con il centro-sud interessato dalla neve (e una nuova perturbazione in arrivo), la sospensione della caccia al fine di tutelare gli animali selvatici in un momento particolarmente difficile per la loro sopravvivenza.

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