Divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, rispettivamente di cinque e tre anni per due tifosi del Palermo.

I fatti a settembre dello scorso anno

I due Daspo sono stati disposti dal Questore di Frosinone e si riferiscono all’uso di materiale pirotecnico vietato dalla normativa , in occasione della partita del campionato di Serie B Frosinone-Palermo , disputata a settembre dello scorso anno.

Scattato anche l’obbligo di firma per un tifoso

Uno dei due tifosi, quello destinatario del provvedimento più severo, aveva acceso e lanciato un fumogeno in direzione del terreno di gioco a ridosso del personale steward: per lui scattato anche l’obbligo di firma in quanto già destinatario di un altro provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
Il secondo tifoso deve rispondere di altro lancio che aveva sprigionato una densa cortina di fumo attorno agli spettatori del settore ospiti.

Fondamentali le immagini di videosorveglianza dell’impianto sportivo

I due supporter sono stati identificati a seguito degli accertamenti svolti dai poliziotti della Digos della Questura di Frosinone, supportati dalle immagini in possesso degli operatori della Polizia Scientifica ed estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza dell’impianto.

Daspo e denuncia  per tifoso catanese

A fine dicembre sono scattati la denuncia e il daspo da parte del questore di Catania ad un tifoso dopo le violente esplosioni avvenute all’interno dello Stadio Massimino di Catania domenica 11 dicembre, in occasione dell’incontro di calcio Catania – Real Aversa valevole per il campionato di Serie “D”.

Bombe carta allo stadio

Il Questore di Catania, al termine dell’istruttoria curata dalla Divisione Anticrimine, ha emesso un Daspo sportivo poichè in quell’occasione vennero fatti esplodere tre potenti bombe carta che causarono boati tanto forti da provocare un concreto pericolo per gli spettatori presenti sugli spalti.

L’uomo identificato e denunciato

Il provvedimento è stato emesso nei confronti di un tifoso del Catania Calcio che è stato individuato e identificato attraverso la visione delle immagini del sistema di video sorveglianza, mentre faceva esplodere una bomba carta nel settore sottostante la Curva sud, causando una fortissima deflagrazione che sprigionava un lampo e del fumo che faceva sobbalzare gli spettatori che assistevano all’incontro di calcio, creando un pericolo concreto per la loro incolumità. Per tali fatti, grazie a una precisa attività d’indagine, è stato denunciato da personale della DIGOS per accensione di una “bomba carta”.

Il provvedimento del Questore e del Gip

Per la gravità dei fatti e considerato che il tifoso era stato destinatario di un precedente Daspo che aveva appena finito di espiare, il provvedimento avrà durata di anni 5, con l’obbligo di presentazione presso l’ufficio di Polizia di Stato più vicino rispetto al luogo di residenza, al 10° ed al 40° minuto di ogni tempo degli incontri di calcio disputati sia in casa che fuori casa dalla squadra di calcio del Catania. Il G.I.P. del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica, condividendo l’esito dell’attività istruttoria della Questura, ha convalidato il provvedimento con l’obbligo di presentazione durante le partite di calcio.

Minaccia i tifosi con la cinghia dei pantaloni, Daspo per un giovane di Milazzo

Ancora a fine dicembre, daspo per un supporter che istigò con i suoi comportamenti minacciosi i tifosi avversari. Si tratta di un 28enne di Milazzo che ha avuto il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive. La gara finita nell’occhio del ciclone era quella tra il Milazzo e il Modica. Il provvedimento emesso dal questore di Messina.

Ha “turbato l’ordine pubblico”

Il 28enne fece la sua pericolosa bravata lo scorso 30 novembre. Si disputava la gara di calcio tra l’Ss Milazzo e la polisportiva Modica calcio. Secondo quanto emerso dalle indagini il tifoso ha istigato alla violenza i tifosi “turbando l’ordine pubblico”, da qui la decisione del Daspo. Questo quanto contenuto nel provvedimento emesso dal questore. Al ragazzo sono stati vietati i luoghi interessati dalle partite, comprese strade, stazioni e persino esercizi pubblici.

Cosa ha fatto

Il ventottenne, durante la partita, si è arrampicato sulla ringhiera in metallo che separa la gradinata e il campo di gioco dello stadio “Marco Salmeri”. Quindi ha raggiunto il settore dedicato ai tifosi ospiti, oltrepassando un settore cuscinetto. Qui ha minacciato gli avversari, slacciandosi la cintura dei pantaloni e colpendo la recinzione di separazione degli spalti. Infine, ha scosso con forza uno dei cancelli d’ingresso cercando invano di aprirlo.

(foto di repertorio)

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